Ita-Lufthansa sotto esame dell’Unione europea

venerdì 1 dicembre 2023


Dopo mesi di incontri, Ita Airways e Lufthansa compiono un passo decisivo per celebrare l’accordo all’inizio del nuovo anno. L’intesa è stata oggetto del colloquio tra la premier Giorgia Meloni e il cancelliere Olaf Scholz. Ora tutto dipenderà dai servizi antitrust della Commissione europea, pronti ad avviare un’indagine formale che potrebbe portare all’agognato placet il 15 gennaio 2024. In caso contrario, e con il nodo delle rotte ancora da sciogliere, l’istruttoria volta a scongiurare turbamenti al mercato interno potrà protrarsi per altri tre mesi e mezzo, sconfinando così a primavera.

Il plico dell’accordo siglato il 25 maggio dal Tesoro e dal colosso tedesco – con Lufthansa che acquisirà il 41 per cento di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire le azioni rimanenti in un secondo momento – è approdato sul tavolo del capo della Concorrenza Ue, Didier Reynders, dopo un confronto che ha portato le parti a sviscerare e anticipare tutti i possibili ostacoli invisi al buon funzionamento del mercato interno, cercando di porre rimedi solidi a prova di esame Ue. In tutti questi mesi, la lente dell’Antitrust ha puntato dritto sulle molteplici rotte sulle quali i due vettori operano già in “situazioni di monopolio o duopolio” – soprattutto gli hub targati Lufthansa, da Linate e Fiumicino a Francoforte e Monaco, passando per Vienna, Bruxelles e Zurigo – quella garanzia di “discontinuità economica” rispetto alla vecchia Alitalia promessa da Roma per la newco, e l’attuale contesto dei prezzi alle stelle dei biglietti aerei. Negoziati complessi che, secondo indiscrezioni, porteranno la compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia a sacrificare la rotta Milano-New York cedendo alla pressione della concorrente Air France, preoccupata che il matrimonio italo-tedesco possa concedere un vantaggio competitivo sproporzionato sulle rotte transoceaniche.

Ita e Lufthansa si sono già dette pronte a iniziare la loro cooperazione a livello commerciale e operativo “immediatamente dopo aver ricevuto l’auspicata autorizzazione”, con l’ingresso del vettore tricolore nel gruppo europeo che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings e Air Dolomiti. A lasciare aperti altri interrogativi vi sono però la pletora di compagnie concorrenti: oltre ad Air France, va segnalata anche l’agguerrita Ryanair.


di Redazione