Segnali positivi da inflazione e occupazione

giovedì 30 novembre 2023


L’inflazione, a novembre, continua a calare. Lo dicono le stime preliminari dell’Istituto nazionale di statistica, secondo le quali il costo del denaro è sceso allo 0,8 per cento, un valore che non si registrava da marzo 2021. Anche il carrello della spesa, seppur in crescita, ha subito una battuta d’arresto: in questo mese l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) – al lordo dei tabacchi – ha fatto registrare una diminuzione dello 0,4 per cento su base mensile, e un aumento di 0,8 per cento su base annua (da +1,7 per cento del mese precedente). Questa situazione si è potuta verificare grazie all’andamento favorevole dei prezzi dei beni energetici, grazie alla dinamica di alcuni servizi e, infine, alla decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi sui beni alimentari. Questi ultimi, hanno segnato un +5,8 per cento su base annua: una netta diminuzione del costo del carrello della spesa, visto che il mese scorso si era assestato al +6,1 per cento. Infine, i prodotti ad alta frequenza d’acquisto sono passato da un +5,6 per cento a un +4,8 per cento.

OCCUPAZIONE RECORD A OTTOBRE

Nel mese di ottobre, i dati Istat sull’occupazione hanno fatto registrare un record positivo. Il numero degli occupati in Italia è di 23.694.000 lavoratori. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, l’aumento è stato di 455mila dipendenti permanenti e di 66mila impiegati autonomi. I dipendenti a termine, invece, sono inferiori di 64mila unità. Secondo l’Istituto, l’occupazione su base mensile è salita al 61,8 per cento, un numero finora mai registrato nelle serie storiche. Sempre a ottobre, l’altra faccia della medaglia – ovvero i numeri su chi non lavora – non porta notizie eccessivamente positive. Il tasso di disoccupazione totale è salito al 7,8 per cento (+0,1 punti rispetto al mese precedente), mentre quello giovanile al 24,7 per cento (+1,5 punti).


di Davide Battisti