venerdì 13 ottobre 2023
Giancarlo Giorgetti incontra le parti sociali. L’oggetto del vertice è la manovra. Con la premier Giorgia Meloni in missione in Mozambico e Congo, al vertice per il Governo, oltre al ministro dell’Economia, dovrebbero partecipare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la ministra del Lavoro Marina Calderone e il titolare delle Imprese Adolfo Urso. Come scrive l’Agi, un primo incontro è fissato per le ore 19 con sindacati e associazioni datoriali: sono stati convocati i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Abi, Ania, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copragri, Alleanza cooperative italiane. A seguire, intorno alle 20.30 è previsto un secondo incontro con i rappresentanti di Ance, Confimi Industria, Confapi, Confetra, Confedilizia, Confimprese Italia, Finco, Cisal, Confsal, Usb, Cida, Ciu, Confedir, Confprofessioni, Confeservizi, Confintesa.
Il Governo è impegnato in una sessione di bilancio molto rapida per una manovra di importo più contenuto, che tenga conto del difficile contesto internazionale e il ciclo di politica monetaria aggressiva delle banche centrali per fermare la corsa dell’inflazione. Con l’ampliamento del deficit di 15,7 miliardi di euro l’Esecutivo punta a confermare il taglio del cuneo fiscale nel 2024 per i redditi medio-bassi, una serie di provvedimenti in favore della natalità e la genitorialità e l’avvio del rinnovo dei contratti pubblici, con particolare attenzione al comparto della sanità. Provvedimenti da accompagnare con la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 per lasciare nelle buste paga dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi tra 60 e 100 euro al mese.
Diversi i giudizi delle parti sociali sulla manovra. Cisl e Uil tra l’altro hanno appena bocciato la relazione del Cnel sul lavoro povero e il salario minimo richiesta dal Governo, che rimanda alla contrattazione come strumento principale. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini, “questa manovra non ha coraggio, non ha visione e non affronta i nodi di fondo” della crescita del Paese. Mentre per il leader della Cisl Luigi Sbarra, “non bastano le promesse, valuteremo i contenuti della manovra sui fatti concreti. E sapremo regolarci in funzione delle risposte che arriveranno dal Governo senza fare sconti a nessuno”. I sindacati chiedono al Governo uno sforzo maggiore su sanità e pensioni. D’altro canto, Carlo Bonomi, auspica che la prossima legge di bilancio si concentri sui redditi delle famiglie, con il taglio strutturale del cuneo, la spinta agli investimenti e le riforme. “Il Governo – sottolinea il presidente di Confindustria – ha fatto un taglio del cuneo in corso d’anno, congiunturale perché altro era impensabile in corso d’anno, ora auspichiamo che il Governo lo renda strutturale in questa legge di bilancio”.
di Antonello Virgili