Mercato tutelato: novità e tutto quello che c’è da sapere

mercoledì 11 ottobre 2023


Con gli aumenti delle bollette, nell’ultimo anno, gli utenti sono stati indotti a prestare maggiore attenzione ai consumi di energia elettrica e, soprattutto, ai prezzi applicati dai singoli fornitori. Mettere a confronto le diverse offerte, di fatto, può aiutare a risparmiare, a patto che si presti attenzione a tutte le variabili che condizionano le diverse componenti di prezzo. Una di queste riguarda proprio il costo della materia prima, che influisce per buona parte sulla tariffa finale. Altro elemento che può influire sulla fluttuazione dei prezzi e sull’andamento delle diverse tariffe, invece, riguarda la tipologia di mercato a cui fanno riferimento i diversi fornitori.

Al momento, e ancora fino al 31 dicembre 2023, coesistono due differenti tipologie di mercato: quello libero, caratterizzato dalla libera offerta di prezzi e servizi da parte delle diverse aziende private che vi operano; e quello tutelato, caratterizzato invece dal controllo dello Stato, tramite l’Arera, che in questo modo ha il ruolo di calmierare i prezzi ed evitare brusche impennate e fluttuazioni, a discapito dei clienti. A questo proposito, però, ci sono state diverse novità negli ultimi tempi, la principale riguardante proprio il fatto che dal primo gennaio 2024 il mercato a maggior tutela non esisterà più e anche i fornitori che vi operano dovranno passare al mercato libero.

QUALI LE ULTIME NOVITÀ NEL MERCATO TUTELATO

Nonostante questi ultimi aggiornamenti, molti utenti sono ancora legati al mercato tutelato attraverso contratti con fornitori che ne fanno parte. Capiamo allora come stanno andando i prezzi di luce e gas mercato tutelato, così da avere maggiore chiarezza. Rispetto a qualche mese fa, infatti, anche nel mercato tutelato i prezzi della materia prima sono scesi attestandosi su una maggiore stabilità. Se nel terzo trimestre dello scorso anno il costo dell’energia si attestava sui 0,277 euro/kWh, oggi invece il costo di attiene sui 0,071 euro/kWh, secondo quanto riportato da Arera. Allo stesso modo, anche il costo del gas ha subito una evidente flessione, da 0,838 euro/Smc dello scorso anno a 0,355 euro/Smc aggiornato ad agosto di quest’anno.

PREVISIONI PER IL FUTURO E COME COMPORTARSI

Al netto di questo divario, Arera ha comunque annunciato che per i prossimi mesi la situazione relativa ai prezzi resterà relativamente stabile, con una lieve fluttuazione dei prezzi dell’energia elettrica, intorno allo 0,4 per cento. Il futuro, invece, si preannuncia alquanto incerto a causa delle continue fluttuazioni dei prezzi legati alla materia prima. Anche per questa ragione, il Governo ha approvato un nuovo decreto Bollette per supportare le fasce più svantaggiate della popolazione, nel sostenere i costi delle utenze.

Tenere conto di tutti questi elementi può fornire una guida nel valutare il passaggio al mercato libero, prima ancora che questo avvenga per “ordine di legge”. In tal caso, è opportuno vagliare tutte le variabili che devono orientare la scelta dell’offerta più conveniente, tra tutte quelle proposte dai diversi attori. Scelta che, a differenza del mercato tutelato, deve tener conto di molteplici elementi, quali consumi annui, fasce orarie giornaliere di maggior consumo e tipologia di tariffa tra bloccata o indicizzata.


di Redazione