Prezzo del riso, il più alto degli ultimi 15 anni

venerdì 8 settembre 2023


L’indice della Food and agricolture organization (Fao) sui prezzi alimentari ha rivelato un contesto di generale abbassamento dei costi su base mensile. Tutti tranne il riso, il cui prezzo è aumentato del 9,8 per cento rispetto al mese scorso, con un rincaro che è il più alto rilevato degli ultimi 15 anni. Lo ha dichiarato la stessa agenzia delle Nazioni Unite, annoverando come causa principale dell’ascesa del prezzo del riso il divieto di esportazione di riso biancoIndica” da parte del Governo indiano.

Ma il provvedimento di Nuova Delhi, entrato in vigore a luglio, non avrebbe influenzato i costi delle altre materie prime alimentari. Ad agosto, questi sono diminuiti del 2,1 per cento rispetto a luglio e del 24 per cento in meno rispetto al picco di marzo 2022. Oltre al riso, a fare eccezione è lo zucchero, in salita del 1,3 per cento su base mensile. Nel dettaglio, la Fao ha segnalato il calo delle quotazioni degli oli vegetali del 3,1 per cento (dopo il rialzo del 12,1 per cento di luglio), mentre l’olio di girasole e quello di palma scendono entrambi dell’8 per cento circa. Il prezzo del grano è calato del 3,8 per cento, mentre quello dei cereali secondari del 3,4 per cento.

Il costo dei prodotti lattiero-caseari sta continuando la sua discesa – ad agosto un calo del 4 per cento – come anche l’indice del prezzo della carne, che è scesa del 3 per cento. Per quanto riguarda il rincaro dello zucchero, questo secondo la Fao è mosso dalle preoccupazioni sui fenomeni atmosferici che potrebbero mettere in seria difficoltà il raccolto.

L’Organizzazione ha anche rilasciato una stima riguardo la produzione globale di cereali. Quest’anno verrà eguagliata la produzione record del 2021 – pari a 2.815 milioni di tonnellate – con un aumento dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente. Nel frattempo, la produzione globale di grano è destinata a diminuire del 2,6 per cento, mentre il mais raggiungerà le 1.215 milioni di tonnellate, grazie alla resa dei raccolti di Brasile e Ucraina. Infine, anche il riso dovrebbe recuperare terreno, con la produzione 2023-2024 che dovrebbe registrare un aumento dell’1,1 per cento rispetto a quella precedente.


di Zaccaria Trevi