Giorgetti ottimista, centriamo crescita all’1 per cento

giovedì 3 agosto 2023


È un ministro dell’Economia prudente ma deciso, quello che sale virtualmente sul palco della festa della Lega Romagna a Cervia. In collegamento da Roma, Giancarlo Giorgetti viene incalzato dalla giornalista Lucia Annunziata su tutti i temi di attualità. A partire dagli scenari economici del Paese. “Sono prudentemente e responsabilmente ottimista sul terzo e quarto trimestre”, dice commentando la flessione registrata nell’ultimo periodo. Con lo sguardo al futuro, parla di “inversione di tendenza”, e aggiunge: “siamo convinti di riuscire a centrare, e anche a superare, la crescita dell’1% prevista a dicembre”.

Sul tavolo del ministro, c’è già la manovra di fine anno. E sul lavoro da affrontare, si concede una battuta: “Sono a dieta, devo essere pronto per le fatiche autunnali, quando arriva la sessione di bilancio”. Ma la fatica è già cominciata. Alla platea romagnola confida di aver appena discusso proprio di bilancio con la premier Giorgia Meloni. “I desideri sono tanti e le risorse sono sempre notoriamente scarse”, dice quando deve spiegare il primo giro di confronto avuto con i ministri. E del contesto difficile, con il caro tassi, che fa aumentare la spesa per interessi di 16 miliardi. La sfida è complessa e “bisogna mettere in ordine le priorità”. A cominciare da quella della sanità pubblica.

Sulle richieste di fondi avanzate dal ministro della Salute Orazio Schillaci, parla di “negoziato complicato”, in cui rientrano anche le Regioni. “Daremo quello che è giusto”, assicura, confermando che si stanno studiando misure ad hoc per gli operatori sanitari. Dalle partite tutte da giocare, a quelle in corso. Inevitabile affrontare la questione del Pnrr e dei tagli ai progetti. E anche in questo caso, Giorgetti si mostra ottimista: i 16 miliardi tagliati verranno “compensati e finanziati a settembre con i Fondi di sviluppo e coesione”. Poi, difende la linea dell’Esecutivo anche su un altro nodo spinoso come quello del Reddito di cittadinanza. Parla di “taglio consapevole” alla misura, fatto per finanziare il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti di reddito medio basso.

Quindi snocciola alcuni temi vicini all’elettorato di centrodestra, a partire dal fisco. Sulla delega fiscale, definisce la “filosofia”: “Tassare in modo equo e giusto il lavoro”. I “veri evasori”, aggiunge, “sono i giganti del web”, e non i piccoli artigiani. Sulla questione taxi, promette una riposta “prima della pausa estiva”, che garantisca “le attese di mercato e gli interessi della categoria”. E sul nodo balneari, garantisce che verranno “tutelate le imprese familiari”.

Il ministro non tralascia neppure lo scenario internazionale. Ammette che “buona parte dei problemi” derivati dall’inflazione sono “riconducibili al conflitto in Ucraina”. E non fa meno di criticare il rialzo dei tassi della Banca centrale europea.

Ma in una situazione difficile, Giorgetti guarda al Sud come “grandissima potenzialità”. Dall’energia alla manodopera, il Meridione può contribuire allo sviluppo del Paese. A patto, che al suo fianco abbia un “buono stato”, e non misure come il Reddito di cittadinanza. Così, conclude, “non si crea sviluppo”.


di Davide Battisti