Pnrr, Zangrillo: “Non registrate criticità da Bruxelles”

mercoledì 12 luglio 2023


“Non c’è certezza sui tempi, perché i tempi li definisce la Commissione europea. La Commissione giustamente si è presa il suo tempo per verificare che ci sia concretezza nelle proposte che abbiamo realizzato, quindi io auspico che la terza rata arrivi in fretta secondo le indicazioni che riceviamo dall’Europa. Io non ho rilevato e non ho registrato alcuna criticità da parte dalla Commissione europea, la Commissione non ci ha detto che le cose non stanno funzionando”.

Così Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione, a 24 Mattino su Radio 24. Poi precisa: “La Commissione europea ci ha detto che sta facendo delle verifiche, e una volta esaurite arriverà la rata. Francamente, non abbiamo dei warning che ci fanno pensare che ci siano delle criticità sull'erogazione della rata. Ha ragione Giorgetti quando dice che, se fosse arrivata prima, sarebbe stato meglio. Però possiamo gestire la situazione: siamo sicuri che arriverà”.

Tra l’altro, annuncia: “Noi abbiamo ricevuto indicazioni dal ministro Giorgetti di un incontro che avremo nel corso di un mese proprio in preparazione della Nadef, un incontro nel quale ciascun Ministero avrà la possibilità di dialogare con il Mef per definire le priorità e le esigenze per costruire la prossima legge di bilancio. Quindi – prosegue – è evidente che nella mia responsabilità c’è quella di dialogare per ottenere le risorse che servono, per avviare il rinnovo dei contratti. Io spero che ci sia la possibilità di avere delle risposte per avviare questo rinnovo – sottolinea – ricordo che nel novembre dell’anno scorso ho chiuso la tornata 2019-2021 per 2,2 milioni di dipendenti pubblici, adesso siamo già a metà della tornata 2022-2024. Quindi è chiaro che dobbiamo ragionare su come avviare questa seconda tornata”.

Da qui la conclusione: “Non abbiamo ancora un’idea precisa sulla cifra di massima, nella precedente tornata quella ha necessitato di 4 leggi di bilancio per le coperture per il rinnovo, quindi è chiaro – termina – che considerando anche il contesto che stiamo vivendo, non possiamo fare voli pindarici, ma con serietà dobbiamo cercare di trovare un equilibrio tra l’esigenza di avviare questo processo di rinnovo e dall’altro diciamo non mettere in difficoltà i conti dello Stato”.


di Redazione