Ue: l’economia italiana crescerà dell’1,1 per cento

martedì 16 maggio 2023


La Commissione europea nelle previsioni di primavera ha alzato le attese sul Pil in Italia all’1,2 per cento, dallo 0,8 per cento indicato a febbraio. Nel 2024 l’economia italiana crescerà dell’1,1 per cento (dall’1 per cento delle previsioni precedenti). Le nuove stime sono finite all’esame dell’Eurogruppo, dove c’era molta attesa soprattutto per il confronto con il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti sulla ratifica del Mes da parte dell’Italia. Ai ministri delle Finanze dell’Eurozona Giorgetti ha fatto sapere di essere alla “ricerca di una soluzione” sul Mes, dopo aver ricordato “la contrarietà del Parlamento italiano alla ratifica”, come si è appreso da fonti del Mef. Giorgetti, è filtrato è “in costante contatto” con il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe e il direttore generale del Mes Pierre Gramegna “alla ricerca di una soluzione”.

“Continueremo a confrontarci con il vostro Governo su questo tema”, ha affermato Donohoe. “I singoli Paesi possono decidere di non volersene avvalere”, ha segnalato, ma “questo trattato riguarda anche il modo in cui possiamo rafforzare la sicurezza dell’economia. È in questo spirito che continueremo a confrontarci”. “Siamo tutti consapevoli – ha rimarcato – del fatto che si tratta di un argomento delicato e molto sensibile all’interno del Parlamento” italiano. In caso di una crisi bancaria e con problemi di liquidità, ha segnalato Gramegna, grazie alla revisione del trattato il Mes “potrebbe offrire un backstop e quasi il doppio della potenza di fuoco di cui abbiamo bisogno in termini di problemi di liquidità”.

Tornando alle previsioni della Commissione, sono migliorate le prospettive anche per l’eurozona, dove è atteso un Pil in rialzo dell’1,1 per cento quest’anno (dallo 0,9 per cento) e dell’1,6 per cento nel 2024 (dall’1,5 per cento). Mentre nell’Ue l’attesa è di una crescita dell’1 per cento (dallo 0,8 per cento), che diventerà l’1,7 per cento nel 2024 (dall’1,6 per cento). Quella dell’Italia è la “crescita più alta tra le maggiori economie europee, credo che non avvenisse da molto tempo” e dopo una “crescita molto significativa” negli ultimi tre anni, ha segnalato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. La Germania secondo Bruxelles crescerà invece solo dello 0,2 per cento nel 2023, mentre la Francia dello 0,7 per cento. Entrambe ritroveranno poi slancio nel 2024, con un +1,4 per cento atteso per il Pil: con l’1,1 per cento l’Italia sarà a quel punto l’ultima per crescita in Ue assieme alla Svezia. “Alcuni aspetti di politica espansiva che il Governo considera non sono definiti nei loro contorni e noi non possiamo tenerne conto”, ha spiegato però al riguardo Gentiloni, parlando anche di una stima sugli investimenti “meno favorevole rispetto alle previsioni italiane”, invitando a non dargli “una connotazione negativa”. Secondo l’esecutivo europeo, poi, l’indebitamento pubblico italiano è atteso al 140,4 per cento nel 2023 e al 140,3 per cento nel 2024. Bankitalia da parte sua ha segnalato che a marzo il debito pubblico è salito di 17,8 miliardi rispetto al mese precedente, sfiorando i 2.790 miliardi a nuovi record.

Da Gentiloni è arrivato un invito all’Italia a “fare uno sforzo” per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, “una occasione straordinaria”. Quanto all’erogazione ancora attesa della terza rata del Recovery, “si sta lavorando bene – ha aggiunto Gentiloni – c’è una buona collaborazione e si stanno finalizzando alcuni aspetti”. “Stiamo lavorando per risolvere rapidamente” i “ritardi tecnici”. Per il commissario ed es presidente del consiglio italiano, poi, sarà “prioritario” il “lavoro per le modifiche e gli aggiustamenti” del Recovery dell’Italia: “La commissione è prontissima e flessibile e non aspetta altro di potersi mettere a lavorare con le autorità italiane”.


di Redazione