La Bce promuove le banche europee: “Il capitale è solido”

mercoledì 8 febbraio 2023


“Un capitale solido” e una “redditività in crescita”. È quanto presentano le banche europee nel complesso. Lo sostiene la vigilanza della Banca centrale europea al termine dell’esercizio Srep condotto sugli istituti di credito dell’eurozona. Le banche europee, e quelle italiane, sono nel complesso solido dal punto di vista del capitale e il temuto shock derivante dall’invasione dell’Ucraina non si è verificato. Anzi, i rialzi dei tassi stanno spingendo la redditività e potrebbe anche riaprirsi una stagione di aggregazioni, anche transfrontaliere. Tuttavia, i rischi di attacchi informatici e di frodi informatiche sono aumentati dopo il conflitto e gli istituti devono migliorare e rafforzare le difese. La vigilanza della Bce, al termine dell’esercizio Srep, si dice cautamente soddisfatta per lo stato del comparto dove molti gruppi, dal Santander, a Bnp a Intesa Sanpaolo per citarne solo alcuni, hanno presentato risultati record. E tuttavia invita alla prudenza perché l’altra faccia della medaglia dei tassi è che, pur essendo gli Npl ai minimi dal 2014, alcuni problemi iniziano a manifestarsi proprio sulla capacità di ripagare i mutui e il credito al consumo.

Un giudizio in linea con quello espresso dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Forex di sabato scorso, anche perché i principali gruppi del nostro Paese avevano già comunicato, nelle scorse settimane, di rispettare ampiamente i requisiti patrimoniali comunicati dalla Bce e così il gruppo cooperativo Iccrea. Va ricordato come la Bce, in qualche caso, ha indotto alcune banche a ridurre la distribuzione del dividendo o ha scaglionato i buyback di azioni. Misure minime, comunque, rispetto al blocco delle cedole disposte in occasione della pandemia e che nello scorso febbraio, quando l’esercito russo ha varcato i confini di Kiev, si era paventato potesse essere riproposto. Con il sostanziale via libera di Francoforte il 51 per cento degli utili aggregati tornerà così agli azionisti quest’anno. Il responsabile della vigilanza di Francoforte Andrea Enria nella presentazione alla stampa e poi in un’intervista a Skytg24 puntualizza anche su una lamentela espressa da alcuni manager di banche nelle ultime settimane secondo cui le richieste eccessive di capitale rischiano di ampliare ulteriormente il rallentamento dell’economia tramite una stretta sui finanziamenti.

Una maggiore dotazione di capitale non frena ma “favorisce nel lungo termine, come dimostrato da alcuni studi” la capacità di prestiti delle banche sottolinea e ricorda come, a livello consolidato “non abbiamo aumentato le richieste di capitale da alcuni anni” e sottolineato come, in caso di crisi, “se le banche non sono ben patrimonializzate ridurre allora i finanziamenti. Viceversa, come si è visto nel caso della pandemia”, i gruppi bancari sono stati in grado di continuare a sostenere l’economia. Scorrendo il rapporto finale dello Srep ci sono poi due aree poi dove gli ispettori e gli esperti della Bce hanno trovato delle carenze. Le difese informatiche di fronte alle accresciute minacce dopo l’invasione russa dove sono stati trovati “sistemi It frammentati e non armonizzati con conseguenze per l’aggregazione dei dati e il reporting”. Gli istituti europei mostrano delle falle nella governance. Dalle analisi sono emersi rischi sull'efficacia e la composizione degli organi di gestione (anche in relazione alla presenza di membri indipendenti, ndr), la loro adeguatezza complessiva e il ruolo di controllo. Le principali preoccupazioni riguardano la gestione dei rischi” dove “alcune banche sono poco chiare sul proprio appetito per il rischio e hanno procedure inadeguate nel valutare e gestire i rischi climatici e ambientali”.


di Davide Battisti