Automotive, “non possiamo accettare vincoli Ue”

giovedì 26 gennaio 2023


“Sull’automotive non possiamo accettare che i vincoli dell’Europa mandino a casa 50mila dipendenti e aziende: dobbiamo accompagnarle gradualmente”.

Così Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, circa lo stop deciso dall’Ue alla produzione dal 2035 di auto a benzina e diesel. E ancora: “Anche in questo campo – spiega Fontana nel corso di un incontro a Milano con la Cna Lombardia – abbiamo sottoscritto un protocollo per essere vicini al comparto e chiedere che si possano fare interventi graduali”. Anche perché la sostenibilità “è qualcosa da cui non si può prescindere” ma deve essere “ambientale economica e sociale. Se pensiamo solo a quella ambientale l’economia crolla”.

Complessivamente, Fontana specifica che la Regione “sta investendo molto sulle energie alternative. Siamo stati individuati come Regione leader per il progetto legato all’idrogeno e credo molto anche nel provvedimento sulle comunità energetiche”. In più, va avanti, “stiamo dando sovvenzioni per proseguire le ricerche sul biogas e sul biometano”. Senza dimenticare che, sul versante dell’agricoltura, “dobbiamo migliorare le modalità di irrigazione e di fertilizzazione dei terreni tutti investimenti che il singolo imprenditore agricolo non è in grado di fare ma che noi dobbiamo cercare di favorire”.

“Questa Commissione europea è nata in un contesto del tutto diverso e, in alcuni casi, ha affrontato la realtà che in alcuni casi, ad esempio il settore dell’automotive e la transizione ecologica, ha avuto una visione eccessivamente ideologica”. Così il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della conferenza annuale Il mondo nel 2023: sarà quiete dopo le tempeste? promossa da Ispi, Assolombarda, Sace e Intesa Sanpaolo.

Temi, questi, che per Urso “andavano affrontati con una visione più concreta per le potenzialità che ha il nostro sistema industriale europeo”.


di Tommaso Zuccai