La ratifica del Mes, il Fondo salva-Stati

mercoledì 18 gennaio 2023


Il Mes, Meccanismo europeo di stabilità, è una ulteriore fregatura che ci sta rifilando l’Unione europea. Il fondo istituito nel 2012, ha la funzione di concedere, a determinate condizioni, assistenza finanziaria (prestiti) ai paesi membri della Ue. Il sostegno finanziario viene erogato a nazioni che, anche se il loro debito pubblico è sostenibile, hanno in determinati momenti, difficoltà a finanziarsi sul mercato con l’emissione di titoli del debito pubblico. Il cosiddetto Fondo salva-Stati è uno strumento di solidarietà tra gli Stati membri. Giusta è la solidarietà dei Paesi aderenti alla Unione europea. Solidarietà che dovrebbe essere reciproca e in tutti i campi della convivenza comunitaria.

L’Italia è solidale quando occorre aiutare gli altri Paesi in difficoltà finanziaria, ma quando l’aiuto viene richiesto dal nostro Paese, per esempio sui migranti, l’Europa fa orecchie da mercante. Il Mes, (fonte Banca d’Italia) ha un capitale sottoscritto, dai paesi membri, di 704,8 miliardi di euro dei quali, a oggi, sono stati versati 80,5 miliardi. I maggiori contributori sono: Germania, Francia e Italia. L’Italia, in rapporto al suo Pil, concorre al capitale del Mes per 125,3 miliardi di euro dei quali ha già versato nelle casse del fondo 14 miliardi. Pertanto, deve ancora versare 111,3 miliardi di euro. Il versamento della parte non ancora versata deve essere effettuato entro 7 giorni dalla richiesta, in caso di “assoluta emergenza”. In sostanza se si dovesse creare una situazione di crisi finanziaria, l’Italia potrebbe essere chiamata versare al Mes la “modica somma di 111,3 miliardi di euro. Il Mes è guidato dal Consiglio dei governatori ed è composto dai 19 ministri dell’Economia e delle Finanze dell’area euro.

Non ci è ancora dato sapere la quota di capitale che dovrà sottoscrivere e versare la Croazia che da gennaio 2023 ha adottato l’euro come moneta legale. I governi italiani che si sono succeduti dal 2012 in poi hanno sempre rifiutato di utilizzare il Meccanismo europeo di stabilità per le condizionalità poste allo Stato che attinge allo strumento del Mes. Dal 2012 hanno utilizzato il fondo la Grecia, il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda e Cipro. Nel caso della Grecia le “condizionalità” applicate hanno causato la più grave crisi del Paese e i governi sono stati “costretti” ad attuare politiche fiscali e di risanamento (condizionalità) così feroci che ancora oggi le conseguenze le stanno pagando i cittadini ellenici. Meno problematiche, forse per l’esperienza negativa della Grecia, sono stati gli interventi per sostenere gli altri Paesi che lo hanno utilizzato. La ratifica, obtorto collo, del Mes da parte dell’Italia è una vera iattura per il nostro Paese. Ancora una volta saranno utilizzati soldi dei contribuenti italiani per un fondo al quale l’Italia non attingerà mai!


di Antonio Giuseppe Di Natale