venerdì 25 novembre 2022
L’Italia e i Paesi Bassi possono contribuire a rafforzare i valori democratici, di pace e rispetto dei diritti umani, rafforzando le relazioni internazionali. Dall’8 all’11 novembre si è svolta la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato da Antonio Tajani, ministro degli Esteri, presso autorità e istituzioni dei Paesi Bassi. Durante la prima giornata di lavori, il Presidente della Repubblica Mattarella è stato ricevuto dal Re dei Paesi Bassi Willem-Alexander e dalla Regina Máxima, presso il Palazzo Reale di Amsterdam. Successivamente, il capo dello Stato ha incontrato l’Ambasciatore della Repubblica Italiana presso il Regno dei Paesi Bassi, Giorgio Novello, il personale dell’Ambasciata e alcuni rappresentanti delle organizzazioni italiane nel Paese. Il 10 novembre, il Presidente Mattarella, dopo aver deposto una corona all’Herdenkings Monument, ha svolto una visita presso il Palazzo degli Stati Generali, un proficuo colloquio con il presidente del Senato, Jan Anthoine Bruijn, e con la vicepresidente della Camera dei Rappresentanti, Roelien Kamminga. Successivamente, ha incontrato il Primo ministro del Regno dei Paesi Bassi, Mark Rutte, presso il Complesso istituzionale di Binnenhof e ha visitato il Museo di Anna Frank ad Amsterdam. L’11 novembre, in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione europea, Matterella ha tenuto un discorso presso l’House of Government, evidenziando le opportunità e l’importanza di rafforzare l’Europa e le prospettive europee.
La politica estera dei Paesi Bassi, membro fondatore della Nato nel 1949 e della Cee nel 1957, ha come capisaldi il rapporto transatlantico con gli Stati Uniti e le relazioni con l’Ue, soprattutto i Paesi nordici e il Regno Unito, la Germania e la Francia. Attualmente, resta sempre intenso il rapporto con il Belgio e il Lussemburgo, regolato dal nuovo Trattato sul Benelux firmato nel 2008. Dal 2014, l’economia olandese si trova in una condizione di crescita stabile e solida. La ripresa dalla crisi finanziaria del 2008 è stata dettata dal concorso di cause endogene ed esogene al sistema economico olandese: sulle prime, occorre menzionare l’eccellente business climate, il consolidamento di bilancio, l’elevato livello di investimenti privati ad alta tecnologia; sulle seconde, il basso prezzo del petrolio e la politica monetaria espansiva della Banca centrale europea.
L’Italia è stabilmente inserita fra i primi dieci partner commerciali dei Paesi Bassi e rappresenta il settimo partner commerciale: il sesto mercato di destinazione delle esportazioni olandesi ed il nono mercato di provenienza delle importazioni. Nel 2021, secondo l’istituto di statistica olandese, l’interscambio di beni tra i due Paesi è stato pari a 40,22 miliardi di euro, di cui 14,7 miliardi di importazioni nei Paesi Bassi dall’Italia e 25,5 miliardi di esportazioni verso il nostro Paese, con un aumento dell’interscambio complessivo del 30,2 per cento rispetto al 2020. La quota di mercato nell’interscambio con l’Italia nel 2021 è risultata pari al 3,62 per cento dell’interscambio olandese con il mondo. Per le importazioni olandesi, Italia nel 2021 ha fornito il 2,80 per cento del valore totale (rispetto al 2,7 per cento nel 2020), mentre per le esportazioni olandesi, la quota risultava pari al 4,35 per cento (rispetto al 4,0 per cento del 2020).
Gli olandesi importano dall’Italia principalmente prodotti farmaceutici e medicinali, macchinari, petrolio grezzo e prodotti di petrolio, apparecchi elettrici, indumenti e accessori. Attualmente, i Paesi Bassi sono tra i principali attori mondiali nel settore degli investimenti diretti, anche grazie a una politica fiscale molto favorevole allo stabilimento di sedi di aziende e multinazionali. Grazie all’attività diplomatica italiana, egregiamente intrapresa dall’Ambasciatore Giorgio Novello, le relazioni commerciali, culturali e sociali tra l’Italia e i Paesi Bassi possono vivere un’ulteriore spinta all’interno della comune visione europeista e democratica liberale.
di Domenico Letizia