Energia, Dombrovskis: “Misure siano temporanee e mirate”

giovedì 17 novembre 2022


“Un sostegno troppo generalizzato contribuirebbe all’inflazione”. È questa l’opinione di Valdis Dombrovskis, intervistato da un gruppo di quotidiani europei, tra cui Il Sole 24 Ore. Il vicepresidente della Commissione europea dice di non credere che “un ampio stimolo di bilancio nel 2023 sia giustificato”. È convinto che le “misure in questo senso debbano essere temporanee e mirate. Un sostegno troppo generalizzato contribuirebbe all’inflazione, indurrebbe un aumento dei tassi d’interesse, riducendo di converso lo spazio di bilancio dei singoli Paesi necessità, di fronte alla crisi energetica, di sostenere l’economia con “misure mirate e temporanee”.

Incalzata da una instabile scena internazionale, la Commissione Ue intende promuovere nuovi accordi commerciali a livello mondiale. Finora “il 70 per cento delle misure decise dai governi – aggiunge Dombrovskis – non è stato né temporaneo né mirato. In buona sostanza, dobbiamo evitare che ci sia contraddizione tra la politica monetaria e la politica di bilancio”, sottolinea. La presa di posizione giunge mentre il governo guidato da Giorgia Meloni sta preparando la Finanziaria per il 2023, attesa a fine mese. Roma ha promesso politiche economiche prudenti, ma la perdurante guerra in Ucraina rende sempre difficile la quadratura del cerchio. Ridurre per tutti “l’imposta sul valore aggiunto o le accise si traduce in un sostegno generalizzato all’economia ed elimina dal prezzo un valore segnaletico sempre utile. Preferisco l’approccio a due livelli. Per esempio, nei confronti dei nuclei famigliari, lo Stato può decidere di sussidiare le bollette fino a un certo livello di prezzo e poi superato questo tetto far pagare ai privati il prezzo di mercato. È un meccanismo più facile da adottare e meno costoso per il bilancio”.


di Redazione