Wall Street, crollano le Big Tech

venerdì 28 ottobre 2022


Per Big Tech si intendono i più grandi player della tecnologia e del settore IT, tra cui Apple, Google, Amazon, Meta-Facebook e Microsoft. Ora, i colossi tecnologici perdono terreno a Wall Street. Alla Borsa di New York si registra il crollo di Meta. Il colosso del Web perde oltre il 20 per cento, bruciando più di 80 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Un tonfo che si aggiunge al forte calo dei titoli Meta dall’inizio dell’anno e che la spinga fuori dalla classifica delle 20 società che valgono di più al mondo. All’inizio dell’anno – riporta l’agenzia Bloomberg – Meta era la sesta maggiore azienda americana per capitalizzazione di mercato e flirtava con i mille miliardi di dollari di dollari. La società vale ora meno di 270 miliardi, avendo perso oltre 600 miliardi.

Brutte notizie anche per Amazon, che sembra pagare l’alta inflazione e il calo della domanda: il gigante dell’e-commerce chiude il terzo trimestre con ricavi in calo del 15 per cento a 127,1 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti. E prevede per gli ultimi tre mesi dell’anno ricavi per 140,0-148,0 miliardi, sotto le previsioni del mercato che scommetteva su 155,2 miliardi. L’utile netto è calato a 2,9 miliardi, o 28 centesimi per azione, meglio dei 22 centesimi attesi dagli analisti. Le stime deludenti sulle vendite del trimestre in corso affondano i titoli di Amazon a Wall Street, dove nelle contrattazioni after hours arriva a perdere fino al 21 per cento.

È andata meglio ad Apple, che chiude il quarto trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi in aumento dell’8,1 per cento a 90,15 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti. I ricavi dall’iPhone sono saliti del 9,7 per cento a 42,63 miliardi, meno delle previsioni del mercato che scommetteva su 43,21 miliardi: questo sullo sfondo di un calo trimestrale del 9 per cento per il mercato globale degli smartphone, è il terzo calo consecutivo dell’anno, economia debole e dollaro forte non aiutano. I ricavi da Mac hanno segnato una crescita del 25 per cento a 11,51 miliardi. L’utile per azione si è attestato a 1,29 dollari, sopra le attese. I titoli Apple sono però in calo nelle contrattazioni after hours a Wall Street, dove arrivano a perdere il 5 per cento

Intanto, dopo l’acquisizione, Elon Musk rassicura i dipendenti di Twitter. Non intende tagliare la forza lavoro del 75 per cento, come riportato dalle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti. Musk avrebbe spiegato ai dipendenti incontrati alla sede di Twitter di non sapere esattamente da dove sia stata ricavata la stima.

Anche le Borse europee risentono dell’andamento negativo di Wall Street, zavorrata negli ultimi giorni dai conti deludenti delle Big Tech. Dopo le delusioni arrivate da Alphabet (Google) e da Microsoft, ieri a Wall Street Meta (Facebook) ha perso il 24,5 per cento scendendo sotto i cento dollari per la prima volta dal 2016.

Frattanto, la segretaria al Tesoro americano Janet Yellen, pur ravvisando difficoltà, non vede “ora segni di recessione nella nostra economia”. Tuttavia, riconosce che “l’inflazione è molto alta, inaccettabilmente alta. Ci vorranno un paio di anni per abbassarla”.


di Redazione