Made in Italy: le eccellenze sfidano la crisi

martedì 4 ottobre 2022


“C’è più gusto a essere italiani” recitava un spot televisivo. E il messaggio potrebbe essere allargato a tutte quelle aziende del Belpaese (79 in tutto) che si sono messe in luce grazie alle proprie capacità manageriali, nonostante l’attuale scenario internazionale ed economico. Tanto da conquistare il Best Managed Award di Deloitte Private.

“Quest’anno le aziende vincitrici hanno risentito maggiormente dell’aumento dei costi rispetto al 2021 – ha spiegato Ernesto Lanzillo, partner Deloitte e leader di Deloitte Private dell’area Central Mediterranean (Italia, Grecia e Malta) – in particolare, a pesare sul bilancio delle imprese è il rincaro dei costi delle materie prime, l’aumento dei costi dei semilavorati e l’impennata dei prezzi delle bollette per l’energia elettrica e il gas”. In più, ha sottolineato anche l’impatto relativo ai costi di trasporto e spedizione, che ha toccato il 46 per cento delle imprese intervistate (+19 per cento annuo), insieme all’effetto della crisi legata ai blocchi della supply chain.

Insomma, il Made in Italy c’è. Le imprese Bmc, osservando lo Stivale, sono in Lombardia (28 per cento del totale), Emilia-Romagna (16 per cento), Piemonte (13 per cento). Guardando ai comparti, il 53 per cento è impegnato nel manifatturiero, il 19 per cento nei servizi, il 9 per cento nel commercio. La metà è a conduzione familiare, una su 10 è quotata in Borsa, il 18 per cento è partecipata da un fondo di private equity.

Andrea Restelli, partner di Deloitte e responsabile Italia del programma Best Managed Companies, ha specificato: “Sin dai primi mesi del 2021 si sono manifestati numerosi ostacoli alla crescita… che hanno raggiunto livelli record e inciso sulle performance aziendali. Anche in questo contesto le aziende premiate hanno dimostrato capacità di reazione, innovazione e mantenuto standard di eccellenza assoluti”.


di Redazione