Delega fiscale: cui prodest?

giovedì 4 agosto 2022


Un mistero avvolge la delega fiscale, approvata – con ‘sfarinamento della maggioranza’, come dichiarato dallo stesso presidente del Consiglio – dalla sola Camera dei deputati.

Qualcuno, infatti, sta tentando di riesumarla in Senato nonostante: 1) il 27 luglio, la presidente del Senato abbia disposto di far procedere solo gli atti dovuti (e questo non lo è), quelli urgenti connessi ad atti internazionali e comunitari come il Pnrr (e questo non lo è) e quelli sui quali si registra un ampio consenso (e questo non lo è); 2) il 28 luglio, in Commissione Finanze, esponenti di almeno cinque gruppi parlamentari, e lo stesso rappresentante del Governo, si siano detti contrari a portare avanti il disegno di legge; 3) sia impensabile che, in caso di approvazione, un Governo dimissionario voglia, a un mese delle elezioni, attuare la delega attraverso l’emanazione (di fatto senza controllo parlamentare) dei decreti legislativi delegati su una materia delicata come quella fiscale.

La domanda sorge dunque spontanea: cui prodest?

(*) Presidente Confedilizia


di Giorgio Spaziani Testa (*)