Industria: fatturato maggio +1,4 per cento

giovedì 28 luglio 2022


Novità dal settore industriale. Si stima che nel mese di maggio il fatturato, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,4 per cento rispetto al mese precedente (+1,5 per cento sul mercato interno e +1,1 per cento su quello estero). È quanto sostiene l’Istat, sottolineando che, seppure “in leggera attenuazione” rispetto al mese precedente, prosegue la crescita congiunturale con l’indice che tocca ancora il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Nel confronto annuo, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce del 23,6 per cento (+24,2 per cento sul mercato interno e +22,4 per cento su quello estero).

“Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio – rileva l’Istat – gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti rispetto al mese precedente per l’energia (+9,8 per cento) e per i beni intermedi (+2,4 per cento), mentre si registrano lievi flessioni per i beni strumentali (-1,0 per cento) e per i beni di consumo (-0,2 per cento)”. Nel confronto annuo, per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario, si registrano “marcati” incrementi tendenziali per l’energia (+72,7 per cento), i beni intermedi (+32,1 per cento) e i beni di consumo (+17,8 per cento), più contenuti per i beni strumentali (+8,8 per cento).

Nel trimestre marzo-maggio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 7,8 per cento rispetto al trimestre precedente (+8,0 per cento sul mercato interno e +7,3 per cento su quello estero). A maggio, si stima che l’indice destagionalizzato in volume del settore manifatturiero registri un calo in termini congiunturali (-0,3 per cento). Su base annua, il volume del fatturato, corretto per gli effetti di calendario, presenta una crescita del 5,9 per cento, molto più contenuta di quella in valore (+22,9 per cento).

Ma la crescita dell’industria, per l’Unione nazionale consumatori e il Codacons rappresenta solo “un’illusione ottica”. Secondo il presidente dell’Unc Massimiliano Dona, “gli extra profitti milionari delle industrie energetiche, un regalo immeritato e intollerabile, gonfiano il fatturato con un +72,7 per cento su maggio 2021 e un +9,8 per cento su aprile 2022”. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “alla base della forte crescita su base annua del fatturato non vi è certo una accelerazione delle attività dell’industria italiana, ma l’impennata dei prezzi. Il confronto è con un 2021 caratterizzato ancora da restrizioni sul fronte Covid”.


di Redazione