Auto, in Europa mercato in panne

giovedì 16 giugno 2022


Il mercato dell’auto in Europa è in panne. Il Centro studi Promotor fa il punto sui dati sulle immatricolazioni a maggio, che presentano una flessione del 34,3 per cento rispetto al 2019 e nei cinque mesi del 34,7 per cento.

“Mentre nelle massime istanze istituzionali dell’Unione europea si continua a discutere delle magnifiche sorti e progressive dell’auto elettrica – indicano dal Centro studi Promotor – nessuno è in grado di prevedere quando, e come, verrà superata la gravissima crisi che si è abbattuta sul mercato italiano e europeo, con la pandemia e con tutte le altre sciagurate vicende che lìhanno seguita tra cui, in primis, la mancanza di componenti indispensabili per la produzione di auto”.

Il calo, spiegano, è circa quattro volte più forte “di quello subito dall’economia nel 2020 e in parte già recuperato nel 2021”. Il tutto, viene puntualizzato, deriva da un andamento negativo generalizzato che riguarda la quasi totalità dei mercati nazionali dell’area, inclusi quelli dei cinque maggiori Paesi. A tal proposito, osservando lo Stivale, nell’arco temporale gennaio-maggio le immatricolazioni calano del 38,9 per cento rispetto al periodo gennaio-maggio 2019. Non solo: sempre nei primi cinque mesi dell’anno, rispetto al 2019, si registrano segnali negativi del 43,3 per cento in Spagna, del 35,8 per cento in Francia e del 33,5 per cento in Germania.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, chiosa: “Sarebbe molto opportuno che le autorità di Bruxelles, così attente alla mobilità del futuro oltre che all’ambiente, adottassero o suggerissero agli Stati membri provvedimenti per rilanciare oggi il mercato dell’auto, che è al collasso. E che vede già volumi di immatricolazioni che in tutta l’area sono insufficienti per garantire la normale sostituzione dei veicoli giunti a fine vita. E ciò con grave pregiudizio per l’ambiente e per la sicurezza della circolazione”.


di Redazione