Ipo, Fondi comuni, Pac e Sicav: proposte di investimento in rete

giovedì 9 giugno 2022


In passato alcuni investimenti erano dedicati esclusivamente ad alcune tipologie di clienti. In alcuni casi solo i grandi investitori, privati o istituzioni, potevano accedere a specifiche proposte; in altri casi, per poter accedere ad alcune proposte, era necessario recarsi fisicamente presso gli uffici di una società di gestione del credito o di un broker. Oggi, grazie anche all’ampia diffusione di internet, sostanzialmente chiunque può avere accesso a varie proposte di investimento.

È opportuno chiarire che questa maggiore apertura agli investitori non ha portato a una diminuzione del rischio degli investimenti; da chiarire, infatti, che un investimento a rischio nullo non esiste e che varie proposte di investimento propongono per altro l’obbligo di accettare una soglia di rischio molto elevata. Sostanzialmente, anche la facilità di accesso è molto aumentata. Il rischio connesso agli investimenti in genere si è mantenuto costante nel tempo. È vero, però, che una più ampia gamma di proposte disponibile permette all’investitore di scegliere oculatamente la soglia di rischio che è in grado di sopportare.

Le Ipo online

L’acronimo Ipo tradotto in italiano significa offerta pubblica iniziale. Si indica con questo acronimo uno dei passaggi attraverso cui una società si quota in borsa, in particolare il primo: la società propone parte dei titoli sul mercato, per verificare l’interesse da parte degli investitori e stabilire un primo valore di tali titoli. Le Ipo in passato erano rivolte quasi esclusivamente agli investitori istituzionali, anche perché nella maggior parte dei casi risultava impossibile accedere a questo tipo di proposta con capitali minimi. Oggi le cose stanno andando in modo leggermente diverso, anche grazie a Freedom24, un portale di investimenti particolarmente incentrato proprio sulle Ipo. Questo sito ha aperto ai clienti retail il mondo delle Ipo, in modo che anche l’investitore con un capitale minimo possa prendere parte a tale tipologia di investimento.

Pac e Pir

Anche qui si tratta di acronimi. Nello specifico di Piani di accumulo capitale e di Piani individuali di risparmio, prodotti finanziari che molti italiani conoscono bene. All’atto pratico si tratta della possibilità di predisporre investimenti periodici di una certa quota di capitale, partendo da somme ridotte. Un Pac consente di investire mensilmente, o a scadenza predefinita, una specifica somma in strumenti di vario genere. Un Pir è uno strumento molto simile, con il quale però è essenziale che parte del risparmio sia rivolto verso imprese italiane. Sono strumenti rivolti a tutti, oggi accessibili anche online, attraverso apposite piattaforme. Il tipo di Pac o di Pir varia molto da offerta a offerta. Solitamente i capitali sono poi reindirizzati verso investimenti quali fondi comuni o altri strumenti. Ci sono infatti società di gestione che utilizzano poi direttamente il capitale ottenuto tramite Pac e Pir, mentre in altri casi è il cliente che decide come usare tale capitale. Nel caso dei Pac si possono utilizzare anche per accedere a un conto deposito, o per conservare del capitale sul proprio conto corrente.

Fondi comuni e Sicav

Fondi comuni e Sicav sono strumenti finanziari molto simili, ciò che varia è essenzialmente il tipo di ordinamento della società di gestione. All’atto pratico si tratta di inserire il proprio capitale in uno più ampio, che una società di gestione poi utilizza per specifici scopi. Quando si acquistano quote di una Sicav o di un fondo comune è possibile richiedere informazioni su come la società di gestione si prefissa di utilizzare il capitale raccolto; l’ambito può essere costituito da titoli azionari, immobili, obbligazioni e via dicendo. La soglia di rischio è quindi molto varia. Sta al singolo investitore decidere quale tipo di fondo comune possa risultare più interessante. Anche perché vale anche per questi strumenti la regola ferrea: a maggiore guadagno potenziale corrisponde anche un rischio maggiore e, viceversa, gli strumenti a basso rischio offrono solitamente remunerazioni poco significative.

Il rischio negli investimenti

Come detto, il fatto che molti investimenti siano oggi facilmente accessibili non ha diminuito in maniera sostanziale l’effettivo rischio che si corre sottoscrivendo ogni specifica proposta. Internet ha aggiunto poi un ulteriore rischio, quello correlato alle truffe online, al potenziale millantato credito della singola società che gestisce capitali anche ingenti. L’investitore che desidera quindi accedere a speculazioni online deve fare attenzione su due fronti: da un lato il rischio insito negli investimenti, che in alcuni casi può essere decisamente molto elevato; dall’altro lato la potenziale fraudolenza di chi ci propone un investimento in rete. Abbiamo comunque al nostro arco varie frecce per difenderci contro questi rischi. Per quanto riguarda la soglia di rischio insita negli investimenti possiamo ragionare secondo le nostre possibilità e necessità; si tende solitamente a investire in più strumenti, in modo da evitare di inserire tutto il capitale in strumenti finanziari ad alto rischio. Ragionando, invece, sulle potenziali frodi che si possono incontrare online, ricordiamo che la Consob pubblica regolarmente chiari elenchi di tutte le società di brokeraggio autorizzate a operare in Europa. È necessario che ogni potenziale investitore effettui un’attività di informazione su tipologie di investimenti e rischi connessi, per evitare di effettuare degli investimenti azzardati del proprio denaro.


di Redazione