mercoledì 25 maggio 2022
È necessario “investire i fondi europei, nel rispetto delle tempistiche e delle strategie condivise, soprattutto nel comparto turistico perché se cresce il Sud cresce il Paese”.
Così Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, in un colloquio con la Gazzetta del Mezzogiorno. Oltre a ribadire che “il Pnrr è una opportunità irripetibile per il Sud che continua ad essere penalizzato da deficit storici inaccettabili (carenza di infrastrutture, scarsa produttività, pochi interventi pubblici)”, ha notato: “La difficoltà di messa a terra delle misure è certo un tema di qualità degli interventi, di efficienza e efficacia della spesa, di integrazione delle diverse fonti finanziarie, di rapidità dei tempi di attuazione. La spesa pubblica in sé, anche se ingente, è soltanto uno dei fattori del cammino di trasformazione del contesto economico e sociale”.
Sangalli, che ha aperto il convegno organizzato a Bari – dal titolo “Opportunità e rischi connessi alla realizzazione del Pnrr, il ruolo del partenariato economico, sociale e territoriale” – ha inoltre rimarcato: “Se il Sud avesse la spesa dei turisti stranieri del Centro Italia, avrebbe 10 miliardi in più di Pil. Oggi si affaccia la ripresa (seppur minacciata e rallentata da guerra, caro energia ed inflazione), ma la domanda turistica è cambiata, divenendo sempre più “volatile”. Vanno così rafforzandosi le posizioni dominanti di gruppi esteri. Per contrastare compiutamente il fenomeno mancano tanto la strategia quanto le risorse. Sulle risorse, certo, ci sarebbe il Pnrr. Per il settore turistico però il condizionale è d’obbligo perché le risorse per il settore non bastano”.
di Redazione