giovedì 24 febbraio 2022
A dicembre una diminuzione per tutti i principali settori, dai beni strumentali, all’energia, senza dimenticare i beni di consumo e i beni intermedi. Questo quanto riferito dall’Istat con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie: “Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una diminuzione congiunturale per tutti i principali settori: i beni strumentali (-3,5 per cento), l’energia (-2,7 per cento), i beni di consumo (-2,2 per cento) e i beni intermedi (-1 per cento). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 14,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di dicembre 2020)”.
L’Istituto nazionale di statistica ha aggiunto: “Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+58,1 per cento) e i beni intermedi (+27,9 per cento), più contenuti per i beni di consumo (+11,4 per cento); per i beni strumentali si rileva, invece, una flessione dello 0,2 per cento. Con riferimento al comparto manufatturiero, gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione dei mezzi di trasporto”.
Nel complesso del 2021, ha terminato l’Istat, “il fatturato dell’industria registra una dinamica in marcato recupero rispetto all’anno precedente, influenzato pesantemente dall’emergenza sanitaria, con una crescita annua del 22,6 per cento”.
di Redazione