mercoledì 8 settembre 2021
Una crescita sul 2020 più forte nei piccoli negozi, mentre a luglio 2021 “si stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio (-0,4 per cento in valore e -0,7 per cento in volume). Le vendite dei beni non alimentari diminuiscono (-0,6 per cento in valore e -1 per cento in volume), mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e in lieve calo in volume (-0,3 per cento)”. Questi i dati forniti dall’Istat.
Per l’Istituto di statistica: “Nel trimestre maggio-luglio 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,5 per cento in valore e dello 0,4 per cento in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+0,7 per cento in valore e in volume), mentre restano sostanzialmente invariate quelle dei beni alimentari (+0,1 per cento in valore e -0,1 per cento in volume)”.
Su base tendenziale, a luglio 2021, il discorso è tale: “Le vendite al dettaglio aumentano del 6,7 per cento in valore e dell’8,8 per cento in volume. L’incremento riguarda sia le vendite dei beni alimentari (+4,4 per cento in valore e +4,2 per cento in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+8,5 per cento in valore e +12,3 per cento in volume)”.
Tra i beni non alimentari, per l’appunto, “si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano abbigliamento e pellicceria (+15,4 per cento) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+12 per cento), mentre gli incrementi più contenuti si hanno per utensileria per la casa e ferramenta (+1,4 per cento) e dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+2,3 per cento)”.
In conclusione, rispetto a luglio 2020, “il valore delle vendite al dettaglio cresce in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+5,6 per cento), le imprese operanti su piccole superfici (+8,2 per cento), le vendite al di fuori dei negozi (+2,6 per cento) e il commercio elettronico (+6,4 per cento)”.
di Redazione