Un settembre da vacanza: l’analisi di Federalberghi

giovedì 2 settembre 2021


Circa cinque milioni di italiani sceglieranno settembre per le vacanze, con un soggiorno medio di sei notti. Questa la fotografia scattata da Federalberghi. Secondo una prima analisi, nei primi sette mesi dell’anno è stato evidenziato un calo delle presenze del 50,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 (-28,4 per cento per gli italiani e 71 per cento per gli stranieri). Poi ecco la nota positiva per settembre, come sottolineato proprio da Federalberghi: “Significa che gli italiani si stanno riprendendo i propri spazi, allungando la stagione turistica sul proprio calendario. In passato questo sarebbe stato un elemento di assoluto rilievo per noi che puntiamo a destagionalizzare i flussi turistici, ma a causa della pandemia oggi la priorità è la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro”. E ancora: “Ci considereremo fortunati se a settembre riusciremo ad eguagliare il risultato dell’anno scorso: 8 milioni di turisti tra italiani e stranieri. Se pensiamo che la stessa cifra a settembre 2019 (anno record da un punto di vista turistico) è stata raggiunta solo dagli stranieri, ci rendiamo conto di quanto sia grave la situazione”.

Fiducia al futuro ma non abbassare la guardia

In merito all’indagine Istat sul fatturato dei servizi, Federalberghi ha puntualizzato: “Questi dati confermano che il cammino da percorrere per riportare in equilibrio i conti delle imprese turistico ricettive italiane è ancora lungo”. L’Istituto nazionale di statistica ha rilevato, nel primo semestre 2021, ha segnalato un calo del fatturato dei servizi ricettivi dell’8,3 per cento rispetto al primo semestre del 2020, che a sua volta aveva perso il 65,1 per cento rispetto al primo semestre 2019. Un dato, peraltro, in linea con l’andamento delle presenze turistiche rilevato dall’osservatorio Federalberghi, che nel corso del medesimo periodo ha subito una scesa del 67,3 per cento, con la perdita di oltre 115 milioni di pernottamenti rispetto al 2019. Federalberghi, come scritto sul portale di Confcommercio, ha precisato che “l’andamento positivo registrato a luglio e ad agosto da alcune componenti del mercato aiuta a guardare con fiducia al futuro, ma sarebbe un grave errore pensare che tutti i problemi sono risolti. A soffrire di più sono le aziende e i territori che lavorano in prevalenza con i turisti stranieri e il turismo d’affari. Non mancano i segnali di incoraggiamento, come la ripartenza delle grandi fiere, con Cibus e il Salone del mobile”.


di Redazione