A luglio calano gli occupati, scende la disoccupazione giovanile

mercoledì 1 settembre 2021


Nel mese di luglio calano gli occupati mentre diminuisce la disoccupazione giovanile. Questo il quadro emerso dalla fotografia scattata dall’Istat: secondo l’ultima analisi scende il numero di occupati. Il dato (-0,1 per cento, pari a -23mila unità) “osservato per uomini e donne, riguarda solo gli autonomi e le classi d’età maggiori di 35 anni”. Il tasso di occupazione, va detto, “risulta stabile al 58,4 per cento”.

C’è dell’altro: “La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,2 per cento rispetto a giugno, pari a -29mila unità) si concentra prevalentemente tra gli uomini e i giovani di 15-24 anni. Il tasso di disoccupazione scende al 9,3 per cento (-0,1 punti) e tra i giovani al 27,7 per cento (-1,6 punti)”. Non solo: nella fascia temporale tra giugno e luglio sale “il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2 per cento, pari a +28mila unità); l’aumento coinvolge i soli uomini e tutte le classi d’età a eccezione dei 25-34enni. Il tasso di inattività sale al 35,5 per cento (+0,1 punti)”.

Così, in un confronto del trimestre maggio-luglio 2021 con il precedente (febbraio-aprile) “il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,4 per cento, con un aumento di 317mila unità”. Tale crescita dell’occupazione, nel confronto trimestrale, “si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-5 per cento, pari a -125mila unità) e a quella degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,8 per cento, pari a -249mila unità)”.

Per l’Istituto nazionale di statistica, inoltre, a seguito “della ripresa dell’occupazione registrata tra febbraio e giugno, il numero di occupati a luglio 2021 è superiore a quello di luglio 2020 del 2 per cento (+440mila unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni. Tuttavia il tasso di occupazione – in aumento di 1,4 punti percentuali – sale per tutte le classi di età”. E rispetto a luglio 2020 “diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-6,9 per cento, pari a -173mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,5 per cento, pari a -484mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria”.


di Mimmo Fornari