martedì 15 giugno 2021
Nuovo record ad aprile per il debito pubblico italiano: raggiunta quota 29,3 miliardi rispetto a marzo. Tirando le somme, il debito complessivo delle Amministrazioni pubbliche è 2.680 miliardi.
Questo è quanto segnalato dalla Banca d’Italia. L’impennata, analizzando i dati, riflette l’incremento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi a 101,8) e il fabbisogno mensile (11,9 miliardi). Tra le altre cose la variazione dei tassi di cambio, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, scarti e premi all’emissione e al rimborso fanno lievitare il debito per altri 0,4 miliardi. Non solo: al termine di aprile la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è al 22,4 per cento (ossia 0,2 per cento in più confrontando il mese precedente) mentre la vita media residua del debito è salita a 7,5 anni.
In relazione alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 25,9 miliardi. Invece quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 3,5 miliardi. Per la cronaca, il debito degli Enti di previdenza è rimasto lo stesso. C’è dell’altro: nel quarto mese dell’anno sono in aumento le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato: 31,8 miliardi. Nei primi quattro mesi del 2021, peraltro, sono pari a 127,8 miliardi, in aumento del 7,3 per cento (8,7 miliardi) rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
di Antonio Giuseppe Di Natale