Per le Pmi bolletta elettrica “leggera”, sale il costo del gas

martedì 8 giugno 2021


“Negli ultimi dieci mesi, da maggio 2020 a marzo 2021, la bolletta elettrica per le imprese del terziario è diminuita del 9 per cento del prezzo medio di mercato, mentre è aumentato del 10 per cento il prezzo del gas”. Questi i dati emersi dal primo numero del Mocet (Monitoraggio costo energia terziario) di Confcommercio in collaborazione con Nomisma Energia, rilevazione trimestrale dei costi di gas ed elettricità per le imprese del terziario.

Per quel che riguarda l’elettricità, “sul conto ha certamente influito la durata della pandemia e dei suoi effetti sul turismo, sul commercio e sulla ristorazione, mentre il gas – si legge sul portale di Confcommercio – ha risentito dell’incremento del prezzo internazionale della materia prima sospinto da diversi fattori fra cui gli alti prezzi del carbone e quelli della Co2, attualmente ai massimi storici”.

Così, comparando le diverse offerte per la fornitura elettrica sul mercato libero, “la scelta tra prezzo fisso e variabile può incidere anche notevolmente sul risparmio energetico annuo che può arrivare fino ad oltre 2.200 euro per un albergo, a circa 670 euro per un negozio di alimentari e ad oltre 320 euro per un ristorante”.

Inoltre, “poiché dal primo gennaio 2021 non è più possibile usufruire della Maggior Tutela per potenza superiore a 15 kilowatt, il confronto di convenienza delle migliori offerte sul mercato libero è effettuato con le migliori offerte Placet (Prezzo libero A condizioni equiparate di tutela) anche per le forniture elettriche. L’offerta Placet è stata creata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente come opzione transitoria verso il passaggio al mercato Libero di luce e gas, passaggio definitivo alla completa liberalizzazione, con l’obiettivo di aiutare i consumatori nel valutare le tariffe tramite offerte che abbiano caratteristiche standardizzate definite dall’Autorità e quindi facilmente confrontabili, garantendo al contempo la presenza di clausole contrattuali standard”.

Per questi motivi “le tipologie di offerte sono semplici (prezzo fisso o variabile) e non possono contenere alcun servizio aggiuntivo. In tutte le attività di riferimento considerate dall’analisi (albergo, ristorante, bar, negozio alimentare, negozio non alimentare) fra quella fisse sono più convenienti le offerte Placet, rispetto a quelle reperibili sul libero mercato, mentre fra quelle variabili sono quelle del mercato libero ad essere più competitive”.


di Redazione