Istat: una famiglia su tre peggiora sul fronte economico

mercoledì 26 maggio 2021


La pandemia non ha cambiato la soddisfazione dei cittadini per la loro vita personale, ma emergono segnali di criticità per la situazione economica familiare: sale infatti la quota di famiglie, quasi una su tre, che ne percepisce un peggioramento.

È la situazione che emerge dal report dell’Istat su “La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” relativo al 2020. Anche nelle fasi iniziali della pandemia, evidenzia l’analisi, una quota rilevante di cittadini ha continuato a manifestare un giudizio positivo per la propria vita personale: nel 2020 il 44,3 per cento (dal 43,2 per cento dell’anno precedente) delle persone (dai 14 anni in su) dichiara una elevata soddisfazione per la propria vita. Ad essere più soddisfatte sono le persone nelle classi di età centrali (la soddisfazione cresce maggiormente tra chi ha 35-44 anni, dal 44,4 al 47,5 per cento), i residenti al Nord, gli occupati nelle posizioni più elevate o alle dipendenze e le persone più istruite.

Resta stabile la quota di persone soddisfatte per le proprie relazioni familiari, mentre quella per le relazioni tra amici (con i primi ostacoli alla socialità posti dalle misure per il Covid) cala leggermente. E se l’impatto iniziale della pandemia non ha ripercussioni sulla soddisfazione per la salute (l’86,1% esprime un giudizio positivo, anche questa percezione peggiora con l’aumentare dell’età, toccando il minimo per gli over 75), cresce la soddisfazione per il tempo libero. Qualche segnale di peggioramento arriva invece sul fronte economico. Se resta positivo per la maggioranza (58%) delle persone il giudizio sulla propria situazione economica personale (ad eccezione degli autonomi, per i quali peggiora), non accade lo stesso per la situazione economica famigliare.

Per sei famiglie su 10 resta invariata, ma si registra un calo della percezione di stabilità e un aumento di quella di peggioramento (29,1% dal 25,7% del 2019). A sentire maggiormente questo indietreggiare sono le famiglie del Nord. Nonostante aumenti la percezione negativa, tuttavia, nel 2020 il 66 per cento (dal 64,9% del 2019) delle famiglie valuta adeguate alle proprie esigenze le risorse economiche di cui dispone. I dati dell’Istat, tuttavia, appaiono superati, commentano le associazioni dei consumatori.

“Il trend purtroppo si è aggravato nel 2021 – osserva il Codacons ricordando i dati di Bankitalia – al punto che oggi il 60 per cento dei nuclei familiari dichiara di avere difficoltà nell’arrivare alla fine del mese”.

“I dati restano inattesi e più ottimistici del previsto – aggiunge l’Unione consumatori – e se la ricerca fosse stata condotta nell’ultimo trimestre dell’anno, dopo la seconda ondata di contagi, gli esiti sarebbero stati ben diversi”.


di Redazione