Le tasse crescono, i redditi delle famiglie no

venerdì 2 aprile 2021


“Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell’1,8 per cento rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5 per cento. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2 per cento, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente”. Questo quanto riportato dall’Istat.

“A fronte di un incremento dello 0,2 per cento del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 2,1 per cento. La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 43,6 per cento, è rimasta stabile rispetto al terzo trimestre del 2020. Il tasso di investimento delle società non finanziarie – è stato aggiunto – pari al 21,6 per cento, è aumentato di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente”.

“Nel quarto trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 5,2 per cento; nello stesso periodo dell’anno precedente risultava un accreditamento dell’1,9 per cento”. È quanto rimarcato dall’Istat.

“Il saldo primario delle Amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -1,9 per cento (+5,2 per cento nel quarto trimestre del 2019), mentre il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5 per cento (+5,6 per cento nel quarto trimestre del 2019). La pressione fiscale – è stato spiegato – è stata pari al 52 per cento, in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive”.


di Redazione