Draghi e il rilancio del Sud

martedì 23 marzo 2021


Mario Draghi, presidente del Consiglio, ha le idee chiare: “Vogliamo fermare l’allargamento del divario”. E dirigere i fondi europei “verso donne e giovani. Il nostro, il vostro successo in questo compito può essere anche un passo verso il recupero della fiducia nella legalità e nelle istituzioni, siano esse la scuola, la sanità o la giustizia”. Questo l’intervento del premier nel corso di a “Sud-Progetti per ripartire”, iniziativa promossa da Mara Carfagna, ministro per il Sud.

Draghi ha ricordato che il programma Next Generation Eu prevede per l’Italia 191,5 miliardi da spendere entro il 2026. Così “rafforzare la coesione territoriale in Europa e favorire la transizione digitale ed ecologica” sono alcuni tra i suoi obiettivi. “Ciò significa far ripartire il processo di convergenza tra Mezzogiorno e Centro-Nord che è fermo da decenni. Anzi, dagli inizi degli anni Settanta a oggi è peggiorato”.

E ancora: “Il prodotto per persona nel Sud è passato dal 65 per cento del Centro-Nord al 55 per cento. Negli ultimi anni, c’è stato un forte calo negli investimenti pubblici, che ha colpito il Sud ovviamente insieme al resto del Paese. Tra il 2008 e il 2018, la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno si è infatti più che dimezzata ed è passata da 21 a poco più di 10 miliardi”.

Il ministro Carfagna, da par sua, ha commentato: “Grazie a chi offrirà il suo contributo, a chi darà il suo contributo con idee, proposte e grazie alla presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Con questa iniziativa il Sud dovrà entrare nella sua azione operativa per il cambiamento, perché siamo all’inizio di una stagione di rinnovamento e sarà una grande sfida collettiva, che uniti dobbiamo cogliere, e anche la trasversalità di questo governo è un’occasione che dobbiamo cogliere”.


di Redazione