Ex Embraco, avviati licenziamenti per 400 operai

mercoledì 10 febbraio 2021


È partita la procedura per il licenziamento collettivo di 400 lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri, nel torinese.

Tra 75 giorni i licenziamenti diventeranno effettivi, in anticipo rispetto alla scadenza della cassa integrazione in vigore fino a luglio. La comunicazione è stata data dalla curatela fallimentare della Ventures Production, l’azienda che aveva rilevato la fabbrica per produrre robot per pulire pannelli fotovoltaici, attività mai partita.

“Una notizia purtroppo attesa, il cui primo effetto è di incrementare ulteriormente l’incertezza per 400 lavoratori che da oltre tre anni lottano per difendere il posto di lavoro” commentano Fim, Fiom, Uilm e Uglm che hanno chiesto un incontro alla curatela fallimentare.

“È sempre più urgente un intervento incisivo del Mise di concerto con le Regioni Piemonte e Veneto per costituire Italcomp e mettere in sicurezza i 400 lavoratori di Torino e i 300 della Acc di Belluno”, dicono i sindacati in pressing sulle banche – Intesa Sanpaolo, Unicredito e Ifis – che sarebbero incerte sul prestito nonostante la garanzia Sace. Il piano di salvataggio, che coinvolge l’Acc di Belluno, prevede la nascita di Italcomp, polo di produzione di componenti per elettrodomestici con 700 posti di lavoro, ma la crisi di governo ha congelato tutto.

“Arrivare a questo punto, a 100 metri dal traguardo, significa certificare una sconfitta senza appello per il territorio piemontese, per quello veneto e per l’intero sistema industriale del nostro Paese”, commenta Jessica Costanzo, deputata del Movimento 5 Stelle.

“È il momento di accelerare”, afferma il consigliere regionale del Pd Piemonte, Daniele Valle. A luglio 2020 il Tribunale di Torino ha decretato il fallimento della Ventures. I suoi dirigenti – secondo la Procura – hanno utilizzato in modo illecito il fondo di 4 milioni, messo a disposizione da Whirlpool per la reindustrializzazione.


di Redazione