Effetto Mario Draghi: i mercati dicono “sì”

mercoledì 3 febbraio 2021


L’effetto Mario Draghi si è fatto sentire. Soprattutto sui mercati. L’ex presidente della Banca centrale europea (Bce) è arrivato al Quirinale. E la chiamata al Colle – per guidare il Paese – ha avuto i primi risultati. Almeno guardando i numeri: la borsa di Milano ha aperto in rialzo. Il primo Ftse Mib (ovvero il più significativo indice azionario della borsa italiana) evidenzia un +2,95 per cento a 22.733 punti.

Non solo: lo spread tra Btp (Buoni poliennali del tesoro) e Bund (titoli di Stato decennali emessi dalla Germania) è in calo. Entrando nel dettaglio, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è sceso a 107 punti dai 116 della chiusura di ieri, con un rendimento del Btp a quota 0,58 per cento.

Da segnalare, infine, come Intesa Sanpaolo e Unicredit siano volate del cinque per cento circa. Segnali positivi pure per Atlantia. A dare impulso all’andamento dei mercati sull’Italia ha contribuito pure la diffusione dell’indice pmi (purchasing managers index) dei servizi, pubblicato da Ihs Markit: l’indice resta sotto quota 50, livello che tiene separata la fase di espansione da quella di contrazione, con una risalita dai 39,7 punti di dicembre ai 44,7 punti di gennaio.


di Redazione