Alitalia non spicca il volo, “in cassa solo 260 milioni”

giovedì 8 ottobre 2020


I problemi non sono risolti se si guarda alla voce Alitalia. Giuseppe Leogrande, commissario straordinario della compagnia, nel corso dell’audizione con Commissioni Trasporti e Attività produttive, in tutte le salse ha evidenziato le criticità nella costituzione della newco.

Nel suo ragionamento, Leogrande – oltre a ricordare un cammino non proprio fluido complice anche il Covid – ha ribadito che Alitalia è una questione che tocca nodi quali economia e sviluppo. Serve pertanto una soluzione. In tempi rapidi: quindi ha sollecitato il passaggio relativo al trasferimento dell’azienda in un arco di tempo che non può più ammettere ritardi. Con una aggiunta: dare via al Decreto Rilancio nellottica di un investimento e razionalizzazione dellattività di impresa.

C’è dell’altro. Leogrande ha evidenziato che al al 30 settembre Alitalia ha una liquidità per 260 milioni, inclusi i 199 milioni ricevuti dallo Stato il mese scorso. Un contributo ottenuto dopo un iter molto complesso davanti alla Commissione europea che è stato trascinato troppo nel tempo e ha creato qualche tensione finanziaria nella gestione dell’impresa”. E che al 30 settembre abbiamo rimborsato oltre 265 milioni di biglietti venduti per tutti i voli cancellati per il Covid-19.

Ma non è finita qui. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono ridotti di 2,2 miliardi di euro causa Covid. Il tutto ha provocato un arretramento della cassa di 285 milioni “grazie al sistema degli interventi, in parte recuperati con laccredito a settembre  dellindennizzo dell’Ue – ha spiegato il direttore generale di Alitalia, Giancarlo Zeni – la compagnia, a settembre, ha chiesto e ottenuto circa 199 milioni di euro per i danni derivanti dal Covid ma ha presentato al Mise la domanda per ottenere nuovi contributi UeLeogrande ha precisato che i 199 milioni coprono il periodo dal primo marzo al 15 luglio 2020, ma Bruxelles consente di presentare nuove istanze sempre con riferimento al 2020”.

Leogrande, oltre ad aver detto di aver messo sul tavolo una nuova istanza per velocizzare l’iter con l’attivazione di una procedura di notifica alla Commissione, in vista dello sviluppo dell’operazione newco, ha indicato che altre compagnie europee sono state in grado di godere di interventi importanti, grazie ad aumenti di capitale. Al momento, sono stati autorizzati dalla Commissione solo 200 milioni di sussidio per danni legati al Covid, “pur avendo avuto 3 miliardi di ricavi nel 2019”. Perciò sono stati chiesti altri 150 milioni.

Claudio Tarlazzi, il segretario generale della Uiltrasporti, ha tuonato: Dopo aver previsto la totale partecipazione dello Stato nella newco, ora la politica sta danneggiando il progetto di ripartenza della compagnia per tempi troppo lunghi, dovuti a logiche di spartizione del Cda inconcepibili”. A fargli eco è stato Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato: Alitalia è con l’acqua alla gola, dolosamente zavorrata da un governo che litiga su come spartirsi le poltrone del Cda della newco”.


di Redazione