Libersind Confsal e Rea a sostegno dell’emittenza radiotelevisiva locale

mercoledì 15 aprile 2020


Il Partito Democratico, contrariamente alle indicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro delle Finanze Roberto Gualtieri, i quali hanno rassicurato le organizzazioni datoriali e sindacali che nessuna impresa e nessun lavoratore sarebbe rimasto senza lavoro a causa della epidemia coronavirus, ha approvato nella Commissione V Bilancio del Senato un Ordine del giorno secondo il quale le somme destinate dal Governo per il sostegno al comparto Radio e Televisivo locale confluiscano scandalosamente nel Fondo per il pluralismo informativo, Dpr 146/17, per cui il 95 per cento saranno appannaggio delle famose cento emittenti in graduatoria in quel bando contestato dalle 800 emittenti radio e tv che non vi hanno potuto partecipare per le note norme confezionate ad hoc. Per la cronaca, gli autori sono i senatori del Partito Democratico: Astorre, Ferrazzi, Mirabelli, D’Arienzo, Boldrini, Manca, Messina e Vattuone. Ad ispirare il criminale ordine del giorno ci ha pensato la nota lobby della comunicazione del settore sempre attiva quando si tratta di ripartire fondi dello Stato, cioè i soldi dei contribuenti, nelle casse di pochi intimi.

L’Associazione Rea – Radiotelevisioni Europee Associate per la parte datoriale e Libersind Confsal per la parte sindacale nello stigmatizzare l’azione dei suddetti parlamentari, in questo drammatico momento di guerra per vincere il coronavirus, invitano il Governo, il presidente del Consiglio, il ministro Gualtieri, i parlamentari e le forze politiche di opposizione a mantenere la linea della trasparenza e della equità di trattamento nel sostegno economico alle imprese e ai lavoratori dipendenti del comparto del settore radiotelevisivo locale, indipendentemente da Regolamenti o bandi di concorso precedentemente confezionati “ad hoc” per favorire associazioni o lobby di natura corporativa.

Rea – Radiotelevisioni Europee Associate /ConfLavoro                Libersind Confsal

(Antonio Diomede)                                                                          (Giuseppe Sugamele)


di Redazione