Cottarelli: “Per la Fase 2 serve rapidità, liquidità e riaperture”

mercoledì 15 aprile 2020


“Bisogna fare presto”. Ne è assolutamente convinto Carlo Cottarelli. L’economista in un intervento su La Stampa sostiene che non basti “pianificare politiche espansive per minimizzare le perdite. Occorrono almeno tre cose: rapidità, liquidità, riaperture”. Nella sua analisi Cottarelli parte dalle previsioni del Fondo monetario internazionale e dal fatto che l’Italia sia “ancora una volta, il fanalino di coda: -9,1 per cento. Occorre andare al 1945 per trovare per l’Italia un dato peggiore”, sottolinea. “La prima cosa – evidenzia – è la rapidità nell’esecuzione. Qui l’Italia si sta muovendo un po’ troppo lentamente. Il Decreto sulla liquidità delle imprese è stato utile, ma ci si comincia a chiedere se, oltre ai prestiti, non siano necessari anche versamenti a fondo perduto”.

La seconda è che “lo Stato abbia adeguata liquidità in cassa. I fondi Sure, il piano proposto dalla Commissione europea per finanziare le casse integrazione dei vari Paesi, potranno fornire all’Italia 15-20 miliardi. La linea di credito senza condizionalità del Mes potrebbe farci avere altri 36 miliardi e non vedo perché ogni giorno esponenti non solo dell’opposizione ma anche del governo ripetano che non ci interessa. Vedremo quali risorse saranno disponibili dal Recovery fund, se e quando sarà attivato”.

Secondo l’economista, “il principale sostegno ci verrà dalla Banca centrale europea, che quest’anno metterà a disposizione risorse nette per circa 170 miliardi. Ma perché queste risorse arrivino in pratica allo Stato, quest’ultimo deve emettere titoli in quantità sufficiente”. Il terzo aspetto “riguarda la delicata questione delle riaperture. C’è poco da fare. Se la gente sta a casa e non va a lavorare, non si produce; occorrerà riaprire, gradualmente, ma non troppo tardi se l’economia va salvata”.


di Duilio Vivanti