Coronavirus, il crollo delle compagnie aeree

giovedì 12 marzo 2020


Gli Stati Uniti bloccano nella notte i viaggi da e per l’Europa, escluso il Regno Unito. Il Coronavirus intanto è stato dichiarato pandemia dall’Oms, mentre si rafforzano ulteriormente le misure di contenimento decise dall’Italia. Intanto, crollano i titoli delle compagnie aeree e del turismo dopo la decisione di Donald Trump di fermare i viaggi verso il Vecchio Continente. Air France affonda del 17 per cento, Lufthansa del 10 per cento, Easyjet del 10 per cento. L’Aeroporto di Parigi cede l’11,6 per cento, il gestore di duty-free Dufree affonda del 20 per cento. L’indice Dj Stoxx 600 Travel & Leisure perde l’8,1 per cento. Le crociere di Carnival cedono il 7 per cento, Ryanair l’8,5 per cento.

Piazza Affari giù dopo che tutti i titoli del Ftse Mib sono entrati in contrattazione. L’indice Ftse Mib affonda del 5,75 per cento con una decina di azioni che si trovano ora in asta di volatilità. Atlantia, attualmente sospesa, segna un calo teorico del 10 per cento, Fca dell’8,1 per cento, Ferragamo dell’8 per cento, Nexi dell’8,8 per cento. Cnh, che scambia, perde il 9,8 per cento.

Lo spread tra Btp e Bund rallenta e scende sotto la soglia dei 210 punti base, a 208. Il rendimento del titolo decennale del Tesoro è in calo all’1,30 per cento. Giù anche le Borse europee dopo la decisione di Trump di sospendere i viaggi per l’Europa e l’avanzata dell’epidemia di Coronavirus.


di Duilio Vivanti