Pil, Istat: nel quarto trimestre -0,3 per cento

mercoledì 4 marzo 2020


I dati dell’Istat diffusi oggi confermano il calo del Pil dello 0,3 per cento nel quarto trimestre rispetto al precedente quarto di anno. L’istituto di statistica conferma i numeri diffusi a gennaio e rivede al rialzo il dato tendenziale. Ma la crescita acquisita per il 2020 è pari -0,2 per cento. Il trimestre precedente aveva registrato un incremento dello 0,1 per cento congiunturale e dello 0,5 per cento tendenziale. Il calo trimestrale dello 0,3 per cento è il più forte dal primo trimestre 2013, da quasi sette anni. Il 2019 lascia un’eredità negativa al 2020 in termini di Pil.

La variazione acquisita del Prodotto interno lordo per quest’anno infatti è pari a -0,2 per cento. Si tratta del dato che si otterrebbe nel caso in cui in tutti i trimestri dell’anno si registrasse una crescita congiunturale nulla. Il 2019 lascia un’eredità negativa al 2020 in termini di Pil. Il livello del Pil a fine 2019 risulta inferiore del 5 per cento rispetto a quello ante-crisi, d’inizio 2008. Lo fa sapere l’Istat, mettendo a confronto il dato del quarto trimestre del 2019 con il valore che si registrò nel primo trimestre di quasi dodici anni prima.

Il dato che deve destare maggiore apprensione è quello della crescita acquisita, vale a dire quella che si realizzerebbe nel 2020 se tutti e quattro i trimestri fossero a crescita zero. Un vero e proprio effetto trascinamento che arriva dall’anno precedente. Il dato è previsto in calo dello 0,2 per cento, anche qui confermando le stime preliminari, contribuendo a rendere ancora più difficile la strada per scongiurare una crescita negativa nel 2020.

 


di Duilio Vivanti