venerdì 28 giugno 2019
Dopo gli incrementi registrati a maggio, in questo mese peggiora il clima di fiducia sia per i consumatori che per le imprese. A certificarlo è l’Istat. Nella sua ultima rilevazione, infatti, l’Istituto di ricerca statistica stima una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 111,6 a 109,6; non meglio anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che registra una dinamica negativa (da 100,2 a 99,3). È Il livello più basso da luglio 2017.
In particolare, la flessione della fiducia dei consumatori rispetto al mese precedente si caratterizza per un sensibile peggioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese e sulle prospettive della disoccupazione. Per quanto riguarda le imprese, invece, si osserva un miglioramento solo per il settore del commercio al dettaglio, mentre cala in modo significativo la fiducia nel settore delle costruzioni del settore manifatturiero.
Insomma, tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo, seppur con intensità diverse: il clima economico e quello futuro registrano una diminuzione più evidente mentre la flessione è più contenuta per il clima personale e per quello corrente. Più in dettaglio, il clima economico passa da 125,5 a 120,9, il clima futuro diminuisce da 115,6 a 112,3, il clima personale flette da 107,4 a 105,6 e il clima corrente cala da 109,6 a 107,6. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra una flessione nel comparto manifatturiero e, soprattutto, nelle costruzioni (l’indice cala, rispettivamente, da 101,9 a 100,8 e da 144,3 a 140,9); nei servizi l’indice registra una diminuzione più contenuta (da 99,3 a 98,9) mentre nel commercio al dettaglio sale da 102,7 a 104,7.
L’Istituto, nel proprio comunicato stampa definisce l’analisi pubblicata una conseguenza caratteristica “per un marcato peggioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese e sulle prospettive della disoccupazione”.
Mentre l’Associazione dei consumatori Codacons, commentando i dati diffusi, conferma come “la situazione politica del Paese sta avendo ripercussioni sul clima di fiducia degli italiani e delle imprese. Le guerre interne al Governo e i continui scontri tra Lega e M5S minano l’ottimismo dei consumatori e le aspettative sul futuro, con effetti diretti per l’economia. Con un livello di fiducia così basso, infatti, i consumi appaiono sempre più a rischio, perché le famiglie tenderanno a rimandare gli acquisti in attesa di tempi migliori”.
Un segnale negativo, quindi, specie se si considera che la fiducia scende a ridosso della partenza dei saldi estivi, su cui i commercianti ripongono grandi speranze dopo le vendite disastrose dell’ultimo periodo”.
di Mauro Mascia