Il fisco italiano è insopportabile

mercoledì 25 marzo 2015


È da un anno che è stata approvata la legge delega in tema di fisco e oggi siamo alla proroga della proroga. Lo stato di disorganizzazione dell’amministrazione è tale che si preferisce la paralisi e l’inesistenza di una politica tributaria da parte del governo Renzi. Annunci, titoli e tweet precedono di gran lunga leggi e provvedimenti, parlando di efficientamento (sic!), di potenziamento e di drastica lotta all’evasione, ma nei fatti il tutto non esiste, non c’è niente.

Il governo Renzi fa propaganda e basta, sperando di poterla tirare per lunghe così com’è, cioè col governo non eletto e illegittimo. Cos’è infatti l’enunciazione della dichiarazione precompilata se nel novantacinque per cento dei casi le dichiarazioni dovranno essere integrate? Cosa sono gli ottanta euro elargiti senza che ve ne fosse la disponibilità aggravando la spesa pubblica, se non una discriminazione verso gli stessi soggetti esclusi, dunque contro qualsivoglia parità di trattamento? La non parità di trattamento che vige in Italia è la causa più rilevante dell’evasione fiscale. È il caos totale, misto ad incapacità totale. Renzi e il suo governo sono nei fatti dilettanti allo sbaraglio che si riempiono le tasche sulle spalle della collettività. E non si venga a dire che è tutto lecito, dato che, quando si mette Cantone all’anticorruzione, o Grasso al Senato, e altri giudici tuttora all’assalto del potere esecutivo nei gangli amministrativi, ecco che è facile che anche papà Renzi non sia più oggetto di indagini, alla faccia e in spregio degli italiani corretti. Ci vorrebbe una strategia, un programma da attuare, ma non c’è niente. E ciò crea massima sfiducia nei cittadini. Occorrerebbe eliminare le imposte distorsive del mercato quale è l’Irap, attuare la riduzione graduale delle aliquote posto che l’eccessivo livello di queste è la causa principale, tecnica, dell’evasione. Il carico fiscale in Italia è insopportabile, tanto da mettere il cittadino di fronte all’alternativa che consiste nell’evadere, altrimenti chiudere.

Si continuano a modificare in continuazione le imposte. Dai dati risultano essere ben quattro modifiche al giorno, altro che semplificazione. E il fisco diventa ed è l’inferno folle che abbiamo. Solo nell’ultimo anno ci sono state quasi mille nuove disposizioni fiscali introdotte con leggi e decreti. E, come se non bastasse, oltre il danno la beffa, dato che, solo una minima parte di tutte queste “novità” è stata approvata per attuare la legge delega di riforma del fisco, che avrebbe mirato proprio a razionalizzare il quadro delle regole.

La situazione è oggi paradossale. Si pensi al bonus sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici prorogato nel 2015 per un anno. Solo per arrivare a capire come funzioni questa detrazione ci sono voluti tre interventi correttivi del decreto che l’ha istituita. Le correzioni e le proroghe prevalgono sulle novità. Altro che semplificazione, Altro che fiducia dei cittadini! Lo stesso succede con le leggi sull’accertamento, che vengono continuamente cambiate con l’illusione twittarola di combattere l’evasione. Mentre la lotta all’evasione si fa principalmente con un sistema semplificato e tollerabile.

Qui siamo all’intollerabilità, presto al ad impossibilia nemo tenetur. Questo governo e l’apparato burocratico-amministrativo sono i colpevoli dell’esasperazione generale creata negli italiani verso la politica e le istituzioni. Un’amministrazione che oltretutto pensa di prendere in giro gli italiani tutti quando si illude di risolvere il problema dei suoi funzionari saltando l’obbligo del concorso. Sono tutti illegittimi, così come gli atti emanati e presi. E il governo Renzi continua a prorogare, complicando le cose. Bisogna andare a votare per cambiare. Renzi proroga la propria incapacità.


di Cesare Alfieri