Ferrari, l’addio di Luca di Montezemolo

giovedì 11 settembre 2014


“Usciamo da un anno brutto perché abbiamo trascurato l’importanza e le difficoltà di questo sistema di motore nuovo che non è tradizionale. Ci sarà un nuovo ciclo per la Formula 1, va riscritto. Ci sono le premesse per tornare presto a vincere”. Lo ha detto Luca di Montezemolo, presidente dimissionario della Ferrari, in conferenza stampa congiunta con Sergio Marchionne a Maranello.

Il presidente uscente del Cavallino Rampante ha confermato che “Felisa resterà l'amministratore delegato”, ha sottolineato che resta l’obiettivo di preservare l’esclusività della Ferrari: “Ci sarà un piccolo fisiologico aumento rispetto al tetto di 7.000 vetture, viste le attese troppo lunghe per non avvantaggiare la concorrenza”. Secondo l’ex presidente di Confindustria, quindi, “bisognerà vedere in base a come cambia il mercato, ma con la massima attenzione”.

Possibilista Montezemolo su un suo futuro in Alitalia: “Fino a metà di ottobre sono concentratissimo qui. Poi ne parliamo, prematuro parlarne. Voglio occuparmi anche della scuola di mio figlio”.

Marchionne ha escluso in modo netto l’ipotesi di un’integrazione con Fiat-Chrysler: “Non c'è la minima intenzione”.Ed ha aggiunto: “La Ferrari è nata e morirà italiana. Se qualcosa venisse prodotto fuori da questo stabilimento sarebbe osceno, totalmente inconcepibile, se non nascesse qua non sarebbe più la Ferrari”. “In Ferrari - ha proseguito Marchionne - vogliamo conservare l’integrità strategica per andare avanti. La Ferrari non può appoggiarsi sul sistema Fiat-Chrysler. L’Indipendenza operativa non sarà mai messa in discussione”.

“Non credo che questa sarà una grande stagione, mettiamoci l’anima in pace - ha detto Sergio Marchionne parlando della Ferrari - Credo nella gestione sportiva di questa azienda, i successi arriveranno. Ci siamo incontrati con Mattiacci. C’è un lavoro in corso e c’è un cantiere aperto. C’è un problema di motore. C’è un grande lavoro che va avanti”.

Montezemolo lascia dopo 23 anni la Ferrari, Sergio Marchionne sarà il nuovo presidente. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il cambio al vertice, che sarà operativo dal 13 ottobre - giorno in cui è prevista la quotazione di Fca a Wall Street - ha subito un’accelerazione: la notizia è stata ufficializzata questa mattina, con un comunicato, da Fiat Chrysler dopo l’incontro di ieri a Maranello tra Marchionne e Montezemolo. Alle 14 presso la sede della Rossa è prevista una conferenza stampa.

“Ci sono state incomprensioni, ma ringrazio Montezemolo di quello che ha fatto per la Ferrari, per la Fiat e per me”, afferma l’amministratore delegato del Lingotto che a Cernobbio aveva detto “nessuno è indispensabile” criticando gli insuccessi sportivi della Scuderia negli ultimi sei anni. “Lo ringrazio a nome della mia famiglia e a titolo personale”, aggiunge John Elkann, presidente della Fiat che detiene il 90% del Cavallino, auspicando un ritorno al successo della Ferrari. Montezemolo parla della “fine di un’epoca. La Ferrari - sottolinea - insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita”. Per lui è sempre più probabile la candidatura al vertice della nuova Alitalia targata Etihad: dopo l’investitura da parte del ceo di Atlantia Giorgio Castellucci, oggi è arrivata anche quella di Federico Ghizzoni, ad di Unicredit: “vista la sua esperienza potrebbe essere un buon nome”, ha detto.

A Piazza Affari il titolo Fiat in mattinata arriva a superare i 7,9 euro, con un balzo poco sotto il 3%, per poi ridurre il rialzo. Lo scontro tra Marchionne e Montezemolo, che si è acutizzato negli ultimi giorni fino ad arrivare al divorzio di oggi, cela una divergenza sulla strategia per la Ferrari. Posizioni distanti, quelle dei due manager, sul ruolo della Rossa all’interno del Gruppo. Montezemolo ha sempre interpretato la società come un’entità autonoma con proprie logiche, diversa da tutte le altre. Marchionne invece la considera una delle società del Gruppo e, con la Maserati, un tassello del brand del lusso che ha un ruolo centrale nella strategia di Fca in vista del debutto di Fca alla Borsa di New York. Ecco perché è probabile, accanto a Marchionne, la presenza di Harlad Wester, numero uno dell’Alfa Romeo e della Maserati.


di Giorgio Alfieri