Finmeccanica-India, commessa congelata

venerdì 3 gennaio 2014


Contratto congelato e arbitrato internazionale per risolvere la vicenda della fornitura degli elicotteri Agusta Westland all’India. Nella mattinata di ieri, i media locali avevano annunciato l’annullamento del contratto con la controllata di Finmeccanica. Poche ore dopo, una nota ufficiale del ministero della Difesa indiano ha spiegato di aver accettato la richiesta di Agusta Westland per un arbitrato riguardante la cancellazione della fornitura dei 12 elicotteri Aw 101. L’arbitrato internazionale può riaprire l’intero dossier. I giornali indiani ieri mattina avevano anticipato l’annullamento del contratto, finito al centro di uno scandalo per corruzione. L’agenzia indiana Pti, citando una fonte anonima del ministero della Difesa indiano, aveva attribuito la decisione a una riunione tra il ministro della Difesa e il primo ministro.

Un passo che di fatto ufficializzava la decisione già anticipata a novembre dal governo indiano sulla cancellazione del contratto da 560 milioni di euro (770 milioni di dollari). Finmeccanica, contattata dall’agenzia Ansa sulla notizia della decisione dell’India di annullare il contratto per gli elicotteri, ha fatto sapere di non aver ricevuto alcun tipo di comunicazione ufficiale formale, ribadito la “correttezza dei propri comportamenti” e l’intenzione di “far valere le proprie ragioni in ogni sede competente”.

Fonti vicine al Gruppo evidenziano comunque che si tratta di “non di una cancellazione, ma di un’interruzione con ricorso all’arbitrato”, che rappresenta un “successo” per Agusta Westland, che aveva ripetutamente avanzato questa richiesta. Poche ore dopo è arrivata la nota ufficiale chiarificatrice del governo di Delhi: “Il governo dell’India - si legge nel testo del comunicato - ha cancellato con effetto immediato l’accordo firmato con Agusta Westland International (Awil) l’8 febbraio 2010 per la fornitura di 12 elicotteri VVIP/VIP con la motivazione della trasgressione del Patto precontrattuale di integrità (Pcip) e dell’Accordo stesso con Awil. Suffragato dall’opinione ricevuta in precedenza dalla Procura generale dell’India - prosegue il testo - il governo ha espresso l’opinione che le questioni legate all’integrità delle parti non siano soggette ad arbitrato.

Comunque - si dice infine - Awil ha a suo tempo spinto per un arbitrato e designato un arbitro per la sua parte. Il ministero della Difesa ha nuovamente consultato il procuratore generale. Nella prospettiva di salvaguardare gli interessi del governo, il ministero della Difesa ha nominato l’ex giudice della Corte Suprema B.P. Jeevan Reddy come arbitro per la sua parte”. AgustaWestland aveva in effetti annunciato il 20 novembre scorso di aver nominato come suo arbitro l’ex giudice della Corte Suprema ed ex presidente dell’Alta Corte del Kerala, B.N. Srikrishna. “Si tratta - aveva precisato in un comunicato - di un giurista molto conosciuto di esperienza e reputazione impeccabili”.

All’origine di tutto c’è l’inchiesta giudiziaria per corruzione internazionale che ha travolto i vertici del gruppo e il cui ultimo sviluppo ha portato all’arresto, nell’ottobre scorso, del presunto mediatore delle tangenti che il gigante italiano dell’industria aeronautica avrebbe pagato ad alcuni contatti indiani per avere garanzie sul successo dell’accordo. L’ex numero uno di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, è sotto processo in Italia per il suo presunto ruolo nello scandalo. Nel caso è coinvolto anche l’ex capo dell’aviazione indiana, S.P. Tyagi, sul quale stanno indagando anche le autorità indiane. L’India ha ricevuto tre elicotteri prima di fermare le consegne dei restanti 9 oggetto della fornitura.


di redazione