Filippetti: la nautica può creare lavoro

sabato 19 ottobre 2013


“Filippetti Yacht” è un cantiere navale italiano nato nel 2009, ma il suo capostipite è da trent’anni protagonista del diporto italiano. Intervistiamo Giovanni Filippetti perché incarna una delle eccellenze, la nautica appunto, che potrebbe assorbire più del 15% dell’attuale disoccupazione italiana.

Quali sono state le tappe più significative di questo breve ma intenso viaggio?

Il cantiere Filippetti Yacht nasce dall’esperienza trentennale di mio padre, Fausto Filippetti che ha iniziato a lavorare nel campo della nautica come apprendista e maestro d’ascia in alcuni cantieri del fanese nel 1967. Nel 1985, insieme a tre suoi amici, costruisce il primo Pershing 45. Oltre ad essere stato il co-fondatore di Pershing e aver contribuito alla creazione e al lancio di questo prestigioso brand, si è anche occupato per molti anni della sua commercializzazione come dealer ufficiale per l’ Italia e la Francia. Questa passione per il mondo della nautica è stata trasmessa anche a me e a mia sorella Martina e nel 2009 abbiamo creato insieme la Filippetti Yacht. Un’azienda molto giovane dal punto di vista anagrafico, ma con una lunga esperienza e competenza alle spalle. La sede del nostro cantiere è in un complesso avveniristico a Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino, dove costruiamo motor yacht dai 20 ai 33 metri.

Come si articola la vostra produzione?

Gli yacht Filippetti si articolano in tre linee: gli open Daemon, i flying bridge Evo e i green yacht Navetta. Abbiamo deciso di progettare queste tre diverse linee perché partiamo dal presupposto che gli armatori non sono tutti uguali e hanno gusti ed esigenze differenti. C’è l’amante dell’alta velocità e delle linee decise che preferirà uno yacht Daemon e quello che invece vuole vivere la navigazione in comodità e relax a bordo di una imbarcazione dalle buone prestazioni, che sceglierà i modelli della linea Evo. Poi c’è l’ultima frontiera, la linea Navetta che ha raccolto una tendenza recente, cioè il desiderio di minimizzare l’impatto ambientale e dedicata ad un armatore che ha uno stile di vita ecologico e che vuole contribuire al benessere del mare, senza però rinunciare al relax e al comfort durante la navigazione. Grazie ai consumi e alle emissioni limitate, tutte le imbarcazioni della linea Navetta permettono di svolgere grandi crociere senza doversi preoccupare dei rifornimenti intermedi e con il massimo comfort, grazie agli ambienti spaziosi e alle numerose aree destinate al relax dell’armatore e dei suoi ospiti.

I vostri sono esemplari unici, realizzati con artigianalità. Il cliente rimane protagonista assoluto, invitato a partecipare a ogni momento della costruzione, dalla scelta del décor alla verniciatura dello scafo, all’arrivo dei motori, all’allestimento dei mobili, fino al varo. È esatto?

I nostri prodotti sono il frutto della completa dedizione verso l’armatore e verso la soddisfazione delle sue richieste, per far sì che il risultato finale superi le sue aspettative iniziali. Pensiamo che questo sia il modo giusto di lavorare, soprattutto in questo momento in cui la situazione generale di mercato ha provocato una forte riduzione, ma anche selezione, della clientela. Un cliente soddisfatto ritorna e molto spesso richiede lo stesso modello di imbarcazione, ma più grande. Chi cerca uno yacht su misura, unico, con assistenza puntuale, con noi è sicuro di poterlo trovare.

Viviamo in un momento particolarmente difficile, l’attuale congiuntura ci ha stretto in una morsa e molti imprenditori hanno giocato la carta dell’estero, perché continuate a investire in Italia?

Quando abbiamo deciso di fondare questo nuovo cantiere, lo abbiamo fatto dandoci una mission ben precisa, e cioè quella di costruire solo un numero ristretto di imbarcazioni e di farlo bene. Con questo obiettivo riusciamo a creare un prodotto che in termini di qualità si posiziona ad un livello sinceramente più alto rispetto a quello di molti altri concorrenti, che dati i grandi investimenti, sono spesso più interessati al fatturato che alla produzione di imbarcazioni di ottima resa. Rimanere sul territorio e continuare a lavorare qui, dove la tradizione e il know how per la nautica sono radicati, diventa il nostro valore aggiunto.

Oggi come non mai la declinazione ambientalistica è imprescindibile. Il primo modello della vostra linea “green” si chiama Navetta 26. Un 26 metri ecosostenibile?

Navetta 26 è il primo modello delle linea lanciato nel 2011. Tutta la linea Navetta ha avuto molto successo, tanto che stiamo già costruendo il secondo modello della serie, che verrà varato il prossimo anno. Navetta è stata progettata con criteri di sostenibilità ambientale: carena dislocante, linee morbide e rotonde, emissioni e consumi limitati e grande autonomia di acqua e carburante. Io e mio padre, Fausto Filippetti, abbiamo testato in prima persona le caratteristiche di Navetta 26. Abbiamo navigato a bordo di questo yacht per 12 giorni e 12 notti percorrendo una distanza di 2500 miglia, attraversando l’oceano indiano e senza dover fare alcun rifornimento intermedio. Questo perché una delle caratteristiche più importanti di Navetta 26 è proprio la capacità di percorrere lunghi tragitti senza doversi preoccupare del rifornimento, grazie alle emissioni e ai consumi limitati. La Navetta 26 è stata certificata “Green Yacht Star” dal R.I.NA, un importante riconoscimento che garantisce tutela dell’ambiente e risparmio energetico.

Avete stretto importanti accordi finalizzati al consolidamento dell’attività di manutenzione e assistenza yacht con due importanti cantieri nautici del Mediterraneo, il cantiere navale Isola Bianca (Olbia) e il cantiere San Rocco (Muggia). Per quale motivo avete deciso di portare avanti questa collaborazione tutta italiana?

Quando si acquista una barca, specialmente se di grandi dimensioni, è importante considerare anche tutto quello che ruota attorno al post vendita e all’assistenza puntuale per ogni armatore. Delle buone attività di manutenzione e refitting permettono di allungare la vita dell’imbarcazione e di mantenerla sempre in ottimo stato. Per questa ragione ci siamo affidati a due cantieri navali che, grazie alla loro esperienza e affidabilità, garantiscono ai nostri clienti servizi di ottima qualità. Insieme riusciamo a dare assistenza nel Mediterraneo in modo completo, riuscendo a servire i nostri clienti al 100%.

Quali sono state le richieste più originali della clientela?

Nel corso degli anni abbiamo ricevuto delle richieste molto originali, ma tra le più stravaganti ricordo quando ci hanno domandato di potenziare gli impianti audio per la musica, per creare un’ambiente stile discoteca, dato che il cliente era un vero e proprio amante dei party. Ci hanno richiesto anche delle vasche idromassaggio con la possibilità di avere a centro vasca una zona bar. Oppure che installassimo dei meccanismi ad hoc per ormeggiare la barca di fronte alla casa al mare del cliente o che creassimo delle movimentazioni di strutture, solitamente fisse, per poter navigare attraversando ponti che erano troppo bassi per l’altezza standard della barca. Quindi diciamo che le richieste stravaganti non sono mancate.

E per il futuro?

Il prossimo anno verrà varata la Navetta 30, e inizieremo a muovere i primi passi in nuovi mercati, tra cui il più importante è certamente il Sud America. Abbiamo già avuto dei buoni feedback all’estero, in particolare nei paesi asiatici, Cina, Giappone e anche Australia, e ci aspettiamo dei buoni risultati anche in questi nuovi mercati.


di Simonetta Alfaro