Inutile il baratto IVA - cuneo fiscale

giovedì 12 settembre 2013


L'ipotesi assurda, ma non tale da escluderne in astratto la fattibilità, di una qualche forma di "baratto" tra innalzamento dell'Iva e riduzione parziale del cuneo fiscale, sarebbe solo un grande bluff dove, a fronte di maggiori entrate "presunte" si farebbero dei "contentini" alle imprese di li a poco costrette però a chiudere per crollo della domanda interna.

 Il problema IVA e' qualcosa che va risolto in massima trasparenza ed in maniera individuale, considerando i rischi di suoi "ritocchi" in una congiuntura economica avversa a tale categoria di intervento, dove al danno immediato ai consumatori, in una fase di domanda ipersensibile all'aumento dei prezzi, si aggiunge quello consequenziale delle imprese che non riescono più a vendere; non da ultimo sarebbe necessaria una interpretazione delle richieste europee di spostamento della tassazione dalle persone alle cose, maggiormente "storicizzata" alla nostra realtà dove, a fronte di una imposizione su persone fisiche e giuridiche il cui abbattimento viene sempre rimandato, si prova ad anticipare aumenti di tassazione su dei consumi che già precipitano senza intervento alcuno.

Non è pensabile un innalzamento dell'Iva adesso e soprattutto non si può far "digerire" una misura fuori da tempo e luogo, coprendola con il velo di un intervento basilare per la ripresa economica come la riduzione del cuneo fiscale che andrebbe "alimentata" esclusivamente con risorse derivanti da spesa inefficiente.

(*) (Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Lavoro Azienda Welfare Anlaw).


di Nunzio Bevilacqua (*)