“UE più unita anche sui mutui ipotecari”

mercoledì 11 settembre 2013


“L’approvazione della Direttiva sui mutui ipotecari, votata questa mattina (ieri, ndr) disciplina per la prima volta e in maniera uniforme il mercato a livello europeo. Il lavoro portato avanti in questi mesi ha voluto mettere insieme esigenze di banche e consumatori affinché non siano più rivali nel mercato creditizio, ma partner fedeli”, ha dichiarato Alfredo Pallone, europarlamentare del Pdl/Ppe e membro della Commissione Econ che a conclusione della sessione plenaria a Strasburgo ha ricevuto apprezzamenti dal commissario del mercato interno, Barnier e dal relatore Sanchez Presedo per l’impegno portato avanti nel corso delle negoziazioni di questi ultimi tre anni.

“Nel dettaglio – ha spiegato Pallone – la direttiva armonizza tutte le informazioni precontrattuali attraverso un foglio standardizzato per i consumatori, dà facoltà al creditore di estinguere il mutuo in anticipo (lo Stato membro dovrà decidere il compenso corrispettivo per non far gravare i costi di questa scelta sugli altri creditori), fa in modo che, sulla valutazione del merito per ottenere il mutuo, non si attuino meccanismi automatici, ma che si prediliga il rapporto fiduciario tra banca e cliente, introduce un periodo di riflessione di 7 giorni ante e post contratto e stabilisce una regolamentazione seria degli intermediari creditizi. Sono esclusi da queste norme, i mutui sociali e quelli concessi a categorie protette. In Italia abbiamo i mutui più cari d’Europa – ha aggiunto Pallone – come hanno rilevato recentemente i dati forniti da Eurotower.

Peggio di noi hanno fatto solo la Spagna e il Portogallo. Abbiamo un tasso medio di interesse 66 punti più caro rispetto a quello dell’Area Euro e ciò ha significato solo nell’ultimo anno un calo dell’1% per i prestiti alle famiglie e un crollo delle vendite immobiliari con i pesanti risvolti che tutti conosciamo sul mercato edilizio. Gli emendamenti proposti dal Ppe, di cui sono stato correlatore – ha continuato l’europarlamentare – e quelli concordati con gli altri gruppi politici hanno permesso invece di procedere all’unisono e in maniera spedita a una vera e propria deregulation sul mercato creditizio e di porre basi solide per implementare la direttiva e giungere al più presto alla nascita di un mercato unico sui mutui”.

 “Poiché il 23% circa delle famiglie dell’Eurozona ha in essere un prestito ipotecario e il mutuo in sé rappresenta l’82% circa del totale dei debiti dell’Area Euro, era davvero necessario intervenire con questa direttiva. In particolare – ha concluso Alfredo Pallone – mi sono adoperato affinché fosse inserita una maggiore disciplina delle banche nell’interesse dei consumatori e introdotto il divieto a pratiche di tying. Sono stati infine disciplinati i finanziamenti a tasso variabile che, in Italia, sono particolarmente utilizzati, e i prestiti in valuta estera. L’obiettivo che abbiamo voluto raggiungere, e i cui effetti vedremo da qui ai prossimi sei mesi, è stato quello di predisporre strumenti utili per avere mercati più flessibili, affidabili e lontani da speculazioni finanziarie”.


di redazione