Istat: tre milioni di disoccupati

sabato 31 agosto 2013


Il numero di disoccupati continua ad aumentare e nel secondo trimestre 2013 raggiunge quota 3,075 milioni, 370 mila in più rispetto all'anno prima (+13,7%). L'incremento, secondo Istat, è diffuso su tutto il territorio e interessa in oltre metà dei casi persone con più di 35 anni. Il 55,7% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più. A luglio la disoccupazione si è fermata al 12%, invariata rispetto a giugno (-0,033 punti percentuali), anche se resta in aumento su base annua, con un rialzo di 1,3 punti. Lo rileva l'Istat (dati provvisori). Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 39,5% è a luglio è aumentata di 0,4% punti rispetto al mese precedente e di 4,3 punti sul 2012. Nel secondo trimestre tra i 15-24enni il tasso sale al 37,3% (+3,4 punti), con un picco del 51% per le giovani donne del Mezzogiorno.

Nel secondo trimestre del 2013, rileva l'Istat, gli occupati in Italia sono diminuiti di 585.000 unità rispetto a un anno prima (-2,5%) ma il calo si concentra nel Mezzogiorno (-5,4%, pari a -335.000 unità).La riduzione degli occupati riguarda soprattutto gli uomini (-3,0% con 401.000 unità in meno) mentre per le donne il calo è meno pronunciato (-1,9% con 184.000 unità in meno). Al persistente calo degli occupati più giovani (-532.000) e dei 35-49enni (-267.000) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+214.000). Prosegue poi la riduzione tendenziale dell'occupazione italiana (-581.000), mentre si arresta la crescita di quella straniera (-4.000).

In confronto al secondo trimestre 2012, tuttavia, il tasso di occupazione degli stranieri segnala una riduzione di 3,5 punti percentuali a fronte di un calo di 1,2 punti di quello degli italiani. Il calo dell'occupazione si concentra nell'industria in senso stretto (-2,4% con 111.000 posti in meno e nelle costruzioni (-12,7% con 230.000 posti in meno). Per il secondo trimestre consecutivo, e a ritmi più sostenuti, l'occupazione si riduce anche nel terziario (-1,0%, pari a -154.000 unità). Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-3,4%, pari a -644.000 unità rispetto al secondo trimestre 2012), che in quasi metà dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-2,5%, pari a -312.000 unità).

Gli occupati a tempo parziale aumentano in misura minore rispetto al recente passato (1,5%, pari a +59.000 unità). E la crescita - spiega l'Istat - riguarda esclusivamente il part-time involontario. Per il secondo trimestre consecutivo, e con maggiore intensità, infine, cala il lavoro a termine (-7,2%, pari a -177.000 unità), cui si accompagna la nuova diminuzione dei collaboratori (-7,0%, pari a -32.000 unità).


di Massimo Ferretti