giovedì 27 novembre 2025
Il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo è fissato giovedì 4 dicembre. È il giorno in cui arriva in sala, in 400 copie, distribuito da Medusa, il loro “docupanettone”: Attitudini: Nessuna, il documentario della vincitrice del David di Donatello Sophie Chiariello (ex assistente alla regia in alcuni dei loro film) nel quale il trio di maestri della comicità si racconta, in un percorso trascinante di ricordi, aneddoti e incontri. È un flusso punteggiato dalla loro irresistibile arte accontata attraverso commedie, spettacoli, gag e personaggi iconici, dai bulgari a Tafazzi. Il titolo prende spunto dal giudizio spietato espresso da un’insegnante in una pagella dell’Aldo Baglio studente. “Il film nasce dal desiderio, di rivelare chi fossero Aldo Giovanni e Giacomo da bambini e parlare anche dei loro sogni. La cosa eccezionale della loro storia, è che è totalmente inaspettata”. C’è “un rapporto di lavoro, amicizia, affetto e stima che ci lega, io mi sono formata sui loro film”. Così nel racconto (prodotto da Agidi Due in associazione con Medusa Film, Indigo Film e Driadi, in collaborazione con Prime), vediamo i tre tornare ai luoghi della loro infanzia, nella Milano popolare, tra l’oratorio e la scoperta del mettersi in scena; nelle scuole di teatro dove ha preso forma la loro comicità fisica e surreale, gli inizi tra Derby e Zelig, il grande successo prima televisivo e poi cinematografico.
Un dialogo a cui partecipano fra gli altri, maestri, amici e colleghi, come Ida Kuniaki e Marina Spreafico, Paolo Rossi, Marina Massironi, la regista Paola Galassi, la Gialappa’s band, Gino & Michele, Arturo Brachetti. È stato un viaggio anche per noi nel passato, ci ha fatto rincontrare persone che non vedevamo da tanto tempo. È scaturita un po’ di nostalgia e ci ha fatto capire che la memoria è veramente personale. Ognuno si ricorda gli eventi in modo diverso” osserva Storti.
“Io non lo volevo fare questo documentario”, dice sorridendo Poretti. “Ero legato a una vecchia concezione, che i documentari si fanno solo quando uno se n’è andato, ma Sophie non ci ha mollato e sono venute fuori cose interessanti”. Baglio non perde l’occasione per la battuta “per quello l’abbiamo fatto il film, pensando che Giacomo è lì lì. In realtà per me è stato importante, perché sono molto frammentato, è come se avessi vissuto tante vite. Questo è come un album delle fotografie. Lo guardo e mi stupisco di come siamo arrivati”.
Non si tralasciano neanche i momenti più complessi, come l’insuccesso di Via da Reuma Park nel 2016: “È stato un momento di crisi che ci ha aiutato a allargare gli orizzonti, a riscoprire la nostra individualità”, osserva Baglio. “C’è sempre la voglia di stare insieme ma anche quella di portare avanti percorsi personali”. Comunque “come diciamo nel film, quando ci ritroviamo da tre clown, diventiamo un clown solo”. Dopo quell’insuccesso “abbiamo un po’ rallentato l’attività del trio, ognuno di noi ha iniziato anche a fare individualmente qualcosa di molto significativo, e non c’è stata nessuna gelosia tra noi”, sottolinea Poretti. “Qualche anno dopo abbiamo fatto Odio l’estate, che penso sia stata un’ottima ripresa e poi Il grande giorno. Quindi vorrei rassicurare rispetto agli allarmismi, non è mai esistita la possibilità concreta di scioglimento ma la necessità di prendere dei tempi diversi per essere propositivi in modo efficace”.
di Eugenio De Bartolis