lunedì 17 novembre 2025
Un premio atteso da sempre. Tom Cruise è stato, finalmente, premiato con l’Oscar. L’attore ha ricevuto il premio alla carriera alla 16ª edizione dei Governors Awards, le statuette onorarie assegnate dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. La stella del cinema hollywoodiano è stata candidata quattro volte, senza mai vincere: nel 1990 e nel 1997 come Miglior attore protagonista, rispettivamente per Nato il quattro luglio (Born on the Fourth of July) di Oliver Stone e Jerry Maguire di Cameron Crowe; nel 2000, come Miglior attore non protagonista, per Magnolia di Paul Thomas Anderson; nel 2023, come produttore del Miglior film per Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski. Tom Cruise, 63 anni, ha ripercorso la sua storia con il cinema, tra ricordi d’infanzia e nuovi film. L’interprete è stato premiato dal regista Alejandro G. Iñárritu, con cui sta lavorando a un film che uscirà l’anno prossimo. Nel ricevere l’Academy Honorary Award, l’attore della saga Mission: Impossibile ha sottolineato l’importanza della settima arte. “Il cinema – ha detto l’attore – mi porta in giro per il mondo, mi aiuta ad apprezzare e rispettare le differenze. Ci mostra la nostra umanità condivisa. In una sala buia, non importa da dove veniamo, ridiamo insieme, proviamo emozioni insieme, speriamo insieme. Questa è la forza della nostra arte”. Come ha ricordato, la sua passione per la recitazione, lo segue fin da piccolo: “Ero solo un bambino, ricordo quel fascio di luce che esplodeva sullo schermo. Improvvisamente, il mondo era molto più grande di quello che conoscevo”. Alla serata che ha celebrato Tom Cruise ha partecipato anche Tony Servillo, unico italiano presente alla kermesse. L’attore, protagonista del film La grazia di Paolo Sorrentino, si trova in città per promuovere l’opera, che punta alla statuetta come Miglior film del 2025. L’evento è considerato una tappa cruciale della stagione dei premi, una sorta di anticamera della notte delle stelle: ogni anno il gotha del cinema si riunisce alla vigilia delle prime tornate di voto tra i tavoli della Ray Dolby Ballroom, praticamente nel retro del teatro in cui verranno assegnate le statuette (il prossimo 15 marzo, per questa edizione).

Oltre che a Tom Cruise, i Governors Awards sono andati a Debbie Allen, Wynn Thomas e Dolly Parton. L’iconico attore di Top Gun ha ricevuto l’Oscar alla carriera perché “convinto sostenitore dell’esperienza cinematografica in sala e perché ha contribuito a guidare l’industria nel difficile periodo della pandemia”, come riportato nel comunicato dell’Academy. Debbie Allen, per cinquant’anni coreografa, attrice e produttrice, simbolo di Saranno Famosi (Fame), è stata premiata come “pioniera tra cinema, televisione e palcoscenico, responsabile delle coreografie di sette edizioni degli Oscar”. Altra statuetta è stata assegnata al production designer Wynn Thomas, storico collaboratore di Spike Lee e autore dell’estetica di film come Fa’ la cosa giusta (Do the Right Thing), Malcolm X e A Beautiful Mind di Ron Howard. Infine, Dolly Parton, assente per motivi di salute, è stata insignita del Jean Hersholt Humanitarian Award per il “suo lungo impegno filantropico, dalla Dollywood Foundation alla Imagination Library, che ha donato oltre 280 milioni di libri ai bambini nel mondo”.
di Eugenio De Bartolis