martedì 4 novembre 2025
Fino al 30 novembre è possibile ammirare gli scatti del World Press Photo. Il concorso internazionale di fotogiornalismo giunto al suo 70° compleanno, sarà fruibile a partire da oggi nella Galleria Modernissimo, l’ex sottopasso di Piazza Re Enzo, nel cuore del centro storico di Bologna. La mostra è promossa dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Foto Image e il sostegno di Fujifilm Italia. A questa edizione hanno partecipato 3.778 fotografi di 141 Paesi, per un totale di 59.320 fotografie, suddivise nelle sei regioni in cui sono state scattate (Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, Sud America, Sud-Est Asiatico e Oceania) e in tre categorie (Foto singole, Storie, Progetti a lungo termine).
Le foto vincitrici, selezionate da una giuria internazionale valutando sia la storia raccontata sia la loro forza visiva, sono raccolte in una mostra itinerante che viaggia in molti Paesi del mondo, oltre a essere pubblicate in un volume tradotto in più lingue. In occasione della mostra, al Cinema Modernissimo Musuk Nolte guiderà il pubblico in un viaggio nel suo approccio alla fotografia, che unisce linguaggio documentario, poetico e sperimentale: il talk esplorerà temi come identità, giustizia sociale, memoria e trasformazioni ambientali in America Latina. Antonio Faccilongo, fotogiornalista e documentarista, sarà ospite di un talk dedicato al potere del racconto fotografico nelle zone di conflitto: vincitore del World Press Photo Story of the Year 2021 con il Progetto Habibi, ha raccontato la vita delle famiglie palestinesi separate dalla guerra. Aliona Kardash e Daniel Chatard, due giovani fotografi premiati al World Press Photo, parleranno delle loro esperienze di fotogiornalismo e storie di resistenza. Infine, la fotografa e documentarista polacca Monika Bulaj guiderà gli spettatori attraverso trent’anni di esplorazioni delle periferie geografiche e spirituali del mondo.

Il World Press Photo prende il via nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizza il primo concorso per esporre il proprio lavoro a un pubblico globale. Da allora, il concorso è cresciuto fino a diventare una piattaforma globale per il fotogiornalismo e la fotografia documentaria, raggiungendo milioni di persone attraverso il concorso annuale, mostre in tutto il mondo e programmi di formazione. In una nota ufficiale, la direzione della manifestazione ricorda il 70° anniversario. “Quest’anno importante – si legge – ci invita non solo a ripercorrere la nostra straordinaria storia e a celebrare le immagini premiate che hanno plasmato la comprensione del pubblico negli ultimi sette decenni, ma è anche un’occasione di riflessione, gratitudine e un rinnovato impegno verso il nocciolo di ciò che facciamo: sostenere il potere del fotogiornalismo e della fotografia documentaria per approfondire la comprensione delle complessità del mondo, promuovere il dialogo e ispirare l’azione”.
di Sara Altamini