giovedì 23 ottobre 2025
Peter Thiel è l’eminenza grigia del nuovo potere americano. È senza dubbio uno dei più influenti venture capitalist della Silicon Valley, già allievo a Stanford di René Girard e tra i primi giganti del Tech ad aver sostenuto Donald Trump. Dopo il successo dell’esclusiva pubblicazione digitale della scorsa estate, arriva ora in libreria in formato cartaceo il suo libro Il momento straussiano (Liberilibri), un testo agile e sintetico che rappresenta la bussola perfetta per orientarsi nell’attuale, e futura, dimensione politica americana, e comprenderne i riflessi sul mondo intero. Thiel delinea la ragione filosofica della piena convergenza tra innovazione tecnologica e sicurezza. Leo Strauss e Intelligenza artificiale, Carl Schmitt e algoritmi, Palantir Technologies e teoria mimetica, il volume è una cavalcata nella mission della nuova Silicon Valley, concepita sempre meno quale spazio esclusivamente economico-finanziario e sempre più come argine contro la stagnazione e la decadenza della civiltà occidentale.
Peter Thiel, classe 1971, è uno dei magnati dell’industria high-tech. Fondatore con Elon Musk di PayPal, ha supportato Mark Zuckerberg nell’espansione di Facebook e, tra molte altre cose, è fondatore e principale azionista di Palantir, gigante della analisi dei dati e dell’Intelligenza artificiale. Il momento straussiano è curato e tradotto da Andrea Venanzoni, che nel suo approfondito saggio introduttivo lo descrive come “un testo essenziale, fondamentale e probabilmente la migliore lente possibile per comprendere il presente”, e anticipa al lettore i “concetti snudati” da Thiel: “Libertà attraverso la sicurezza, consapevolezza della forma inquieta della violenza, pericolo della stagnazione culturale, tecnologica e spirituale, tragedia dell’addormentamento catatonico delle forze innovative d’Occidente”.
(*) Il momento straussiano di Peter Thiel, a cura di Andrea Venanzoni, Liberilibri 2025, Collana Altrove, 112 pagine, 14 euro
di Redazione