Assicurazione a delinquere, manuale di autodifesa

venerdì 3 ottobre 2025


Massimo Quezel, autore del libro Assicurazione a delinquere, è stato il bersaglio dei comportamenti dilatori e scorretti attuati dalle compagnie di assicurazione. Grazie alla sua tenacia e alle sue conoscenze tecniche del settore, dove ha ricoperto per anni il ruolo di liquidatore, è riuscito ad ottenere ragione. L’esperienza personale negativa lo ha indotto a elaborare una strategia difensiva che ha poi diffuso a tutela dei danneggiati dal comportamento ostruzionistico e dilatorio delle compagnie. Ha denunciato le lungaggini che hanno lo scopo di portare allo sfinimento le persone colpite che, in gran parte dei casi, finiscono per accettare risarcimenti irrisori. L’autore inizia a raccontare la sua storia per poi articolare il libro in nove capitoli, un epilogo e una preziosa appendice che contiene dieci sentenze in favore del cittadino, il cui obbligo è quello di pagare e di subire ingiustizie da parte di un settore protetto da una casta politica corrotta e anche ricattata.

Quello che le compagnie non dicono” è il capitolo dove sono elencate le notizie che le assicurazioni evitano di riferire ai clienti compiendo scorrettezze e cercando di rendere impossibile i risarcimenti. “Colpo di truffa” è il capitolo che descrive le pressioni della casta assicurativa sui medici, indotti con i ricatti a emettere diagnosi minime e in favore delle compagnie. Il testo denuncia scorrettezze e la palese impotenza dell’Associazione nazionale fra le imprese assicurative (Ania) a reprimerle in modo efficace. “I trucchi sulle polizze” descrive le pressioni esercitate dalle compagnie assicurative sulla categoria dei carrozzieri. Ottima la descrizione della cessione del credito al carrozziere e delle sue implicazioni giuridiche. “La mano invisibile delle compagnie ci parla della cosiddetta constatazione amichevole o Cid e delle sue controverse vicissitudini che rispecchiano la creazione di norme sempre in favore delle assicurazioni contro i cittadini. Il risarcimento diretto è un altro aspetto del rapporto assicurazione-cittadino che può chiedere il risarcimento alla propria compagnia che recupera successivamente con la controparte assicurativa. L’autore tiene ad evidenziare che si tratta di una tutela debole che fa sorgere controversie della durata di anni.

I dieci comandamenti dellassicurato” è il cuore del libro. È un vero e proprio codice di difesa del cittadino. Va letto e riletto con attenzione prendendo appunti e da utilizzare prima di firmare qualsiasi polizza. I cinque capitoli successivi elencano la lunga e feroce serie di casi di spietata barbarie compiuta dalle compagnie ai danni dei cittadini-paganti, che hanno il diritto di ottenere il giusto risarcimento e non di essere oppressi da una infinita sequenza di ostacoli documentali o da ritardi lunghissimi. Le lungaggini, insiste Quezel, hanno lo scopo di portale allo sfinimento e all’incremento del timore di non essere risarciti accettando rimborsi minimi. I tempi lunghi assicurativi scommettono sulla morte degli assicurati anziani o con lesioni gravissime.

L’epilogo dimostra che il crudele cinismo è una qualità che accomuna assicurazioni e banche: una faccia una razza. Molto istruttiva è l’appendice, che riporta dieci sentenze emanate in favore degli assicurati. Utilissimo il paragrafo delle leggi essenziali che disciplinano il controverso settore assicurativo, oggetto di critiche sempre più vaste e agguerrite. I politici non ci salveranno. Impariamo con l’uso di questo manuale a far valere i nostri diritti contrattuali.

(*) Massimo Quezel, Assicurazione a delinquere, Chiarelettere, 2016, 143 pagine, 14 euro


di Manlio Lo Presti