Come l’Italia ha riportato l’Europa nel Mediterraneo

mercoledì 10 settembre 2025


Il Mediterraneo non è soltanto il cimitero a cielo aperto degli ultimi decenni, teatro di immani tragedie causate da un’immigrazione incontrollata e mal governata. Al contrario, il Mare Nostrum può diventare la cerniera di una macro-area che unisce Europa e Africa, arrivando potenzialmente fino all’India. Uno spazio fondamentale sul piano energetico, commerciale e infrastrutturale, ma anche sociale, culturale e religioso, che l’Italia ha riportato all’attenzione dell’Unione europea. A raccontarlo è Ruggero Razza, nel nuovo saggio dal titolo Il Piano Mattei. Come Giorgia Meloni ha riportato l’Europa nel Mediterraneo globale, edito da Bonfirraro Editore, in uscita il 12 settembre. Numeri alla mano, l’avvocato di origini siciliane ed eurodeputato di Fratelli d’Italia, presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con i Paesi del Maghreb, analizza la strategia messa in atto dal Governo Meloni per costruire un nuovo modello di cooperazione con il continente africano. Un modello basato su progetti condivisi con i partner locali, anziché sulle logiche neo-coloniali che troppo spesso hanno contraddistinto l’approccio europeo nel continente africano.

Il saggio, ha inoltre il pregio di mettere in luce ciò che troppo spesso resta ai margini del dibattito politico: la trasformazione del Mediterraneo in spazio globale, le nuove rotte dell’energia e dei dati, la pressione migratoria come questione strutturale, la sfida di un dialogo interculturale che non può essere più elusa. E, soprattutto, il volume analizza il Piano Mattei, un progetto concreto in grado di ridisegnare i rapporti tra Italia, Europa e Africa. “Questo libro vuole essere un contributo per conoscere meglio il Piano”, spiega Ruggero Razza, “e la sua integrazione con strumenti europei quali il Global Gateway e l’imminente Patto per il Mediterraneo. Negli ultimi anni, anche a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Ue ha concentrato la sua attenzione quasi esclusivamente sul fianco Est, tralasciando del tutto ciò che accadeva a Sud, nel Mediterraneo e nel Maghreb”. “Proprio in quel territorio”, prosegue l’autore, “agiscono forze che mirano a destabilizzare l’Europa, come Russia e Cina, decise a occupare il posto lasciato libero dall’Occidente, anche utilizzando la leva dell’immigrazione. L’Italia di Giorgia Meloni, con il Piano Mattei, ha deciso di voltare pagina, creando sviluppo in Africa e costruendo le premesse per quel diritto a non emigrare invocato dalla Chiesa, da papa Benedetto XVI a Leone XIV”.

Privo di retorica, scritto con un linguaggio chiaro e denso, supportato da un lungo lavoro di ricerca e fondato su un’ampia visione strategica, il Piano Mattei non si rivolge soltanto agli addetti ai lavori. È un saggio pensato per chiunque voglia comprendere i grandi processi storici in atto, molti dei quali passano proprio dal Mediterraneo, per capire il presente e guardare al futuro, con la consapevolezza che il bacino è il luogo dove si deciderà il destino dell’Europa. “Un mosaico di temi che non si esaurisce nella cronaca”, precisa l’editore Salvo Bonfirraro. “Con questo volume, che prosegue il cammino della nostra collana I saggi, diamo continuità a un percorso che intreccia ricerca, impegno civile e visione internazionale. È un libro che non lascia indifferenti, perché obbliga ciascuno di noi a misurarsi con ciò che accade intorno, e a chiedersi quale responsabilità collettiva possiamo assumerci”.

(*) Il Piano Mattei. Come Giorgia Meloni ha riportato l’Europa nel Mediterraneo globale di Ruggero Razza, Bonfirraro Editore 2025, 208 pagine, 18 euro


di Salvatore Di Bartolo